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7 PSICOPATICI regia di Martin McDonagh

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TheSorrow     9 / 10  16/11/2012 11:26:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A questo punto non lo si può nascondere:McDonagh è, fuor di ogni dubbio, uno tra i registi emergenti più interessanti del panorama mondiale.
Dopo l'affascinante e indimenticabile perla "In Bruges", "7 Psychopaths" era diventato uno di quei film da vedere, anche solo per capire se l'opera prima del regista irlandese fosse qualcosa in più di un semplice "una botta e via".
Bè, non voglio neanche star qui a girarci intorno: "7 psychopats" è un film stupendo; abbandonate le atmosfere vagamente noir e favolistiche del suo primo film, McDonagh costruisce una sceneggiatura più stratificata senza dimenticare i suoi tratti distintivi: dialoghi indimenticabili, situazioni al limite del non-sense e profonde riflessioni nel sottotesto e non, prevalentemente incentrate su quelli che paiono essere i temi a lui più cari, come religione, senso della vita, amicizia e violenza (a tal proposito, chi ben ricorda "In Bruges" non farà fatica a vedere molte analogie);c'è da dire che lo stile obbliga a porre il regista irlandese immediatamente a confronto con mostri sacri quali Coen brothers e Quentin Tarantino su tutti. In confronto ai primi McDonagh sembra prendersi più "licenze poetiche", mentre in confronto al secondo preferisce sostituire al delirio citazionista una sana spolverata di non sense qua e là: ma non stiamo certo parlando di una copia con qualche variante, nè di un'imitazione d'autore, ma di una identità filmografica ben definita che permette allo spettatore di riconoscere un tratto inconfondibile, l'"impronta McDonagh", che appartiene a lui e a lui soltanto, come un bel paio di scarpe fatte su misura.E che scarpe!
La sceneggiatura solida, l'eccellente prova degli attori -tutti straordinariamente in parte, ma d'altronde parliamo di un cast di grandissima qualità- le musiche azzeccate e la fotografia magnifica elevano infine 7 psychopaths sino all'Olimpo del cinema,a cui McDonagh merita assolutamente di ambire, quanto i Maestri che l'hanno preceduto.