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7 PSICOPATICI regia di Martin McDonagh

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kazikamuntu     5½ / 10  12/12/2013 01:16:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Voler cercare di essere registi alternativi ad ogni costo. Bisogna però esserne in grado. Questo non é il caso. Una sceneggiatura che cerca ad ogni costo di essere originale e di stupire ma fallisce miseramente.

Se un regista vuole conquistarsi la nomea di innovativo e alternativo deve fare in modo che gli spettatori non si accorgano delle forzature durante la visione del film..In questo filmuccolo pare ovvia la ricerca incompetente di qualcosa di originale a tutti i costi.

É ora di finirla! Se non siete capaci fate un film con una bella e semplice trama.
TheSorrow  13/12/2013 17:32:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
intanto questo è un TUO giudizio, perchè se fosse il mio a finirla dovrebbe essere la gente come te, che non è in grado di spingersi oltre il palmo della mano per vedere quanta maestria c'è dietro un'opera così originale e multistrato.
kazikamuntu  24/07/2014 23:29:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lei ha certamente ragione questo è un Mio giudizio.
Fortunatamente non ho mai avuto la presunzione di ergermi a giudicare un commento di un altro utente con idee differenti dalle mie: al limite gli proporrei in modo costruttivo di rivedere le sue posizioni adducendo validi argomenti. Mi vergognerei molto a bollare come ignorante uno che la pensi diversamente da me: suppongo che chi agisce in questo modo abbia già dato di sé una esemplificativa descrizione.

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TheSorrow  18/10/2015 12:30:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ti limitassi ad esprimere un pensiero sul film, entrerei nel merito della tua risposta per esporti chiaramente il perchè 7 psicopatici ha un valore nel cinema d'oggi. Invece, siccome per la maggior parte del tuo commento non fai altro che dare dell'incapace al regista, declinando la cosa per 3 volte tra l'altro ( come se una non fosse già stata abbastanza) non vedo perchè non avrei dovuto perlomeno una volta farti notare una cosa ben manifesta come la tua cecità intellettiva.
Io non ho avuto la presunzione di impedirti di dire qualcosa, visto e considerato che l'avevi già detta, ma l' ardire di farti notare che il tuo è un commento sul regista, non sul film sul quale non dici niente.

Insomma l'unico che si è eretto a giudice qui sei tu, che sputi sul lavoro altrui senza usare alcuna argomentazione.

E per favore, la prossima volta non scomodare voltaire. questa frase la conoscono anche i muri.. spiaccicarla in giro a caz.zo non ti renderà più paladino della libertà di quanto non lo sia stato Pinochet.
kazikamuntu  10/02/2017 01:40:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ad anni di distanza ho rivisto il film anche spinto dal commento qua sopra, simpaticamente battagliero ( che ho letto per caso con anni di ritardo). È a questo che servono i forum , per rivedere le proprie posizioni. Devo dire che alla fine del primo tempo mi sono autocriticato per il voto basso capendo in parte anche le motivazioni dell'acredine della risposta.
Il dialogo iniziale sembra una imitazione, forse una parodia o un omaggio a Tarantino (ho letto che chi lo ha nominato è stato preso civilmente a insulti - ma concordo nel dire che il siparietto sulla discussione incentrata sullo sparare in un occhio ricordi molto tarantino, mi sembra ci sia anche l'inconfondibile effetto della pellicola che brucia..)
La prima parte del film mi è piaciuta abbastanza. È briosa ed accattivante anche per merito della maestria nella recitazione di Walken (che pur prestandosi la maggior parte delle volte a pellicole imbarazzanti ritengo una vera icona della recitazione) di Woody ma soprattutto di Sam Rockwell (fantastico anche nel claustrofobico Moon che ho rivisto ieri e consiglio). A questo punto ribadisco di avere pensato a quanto fossi stato pretestuoso a fare quel commento molto critico verso il regista.
La seconda parte tuttavia mi ha fatto ricredere. Il film perde di appeal , una ricerca dell'originalità a tutti i costi che penalizza la trama, la quale diventa a mio avviso un misto tra grottesco e demenziale. Ottima la metamorfosi di Rockwell, meno convincente ,poco graduale e demenziale il passaggio di Woody da boss a bambinetto o a personaggio di "scemo e più scemo" (ma non è certo colpa dell'attore). Farrel si sa ha sempre la faccia Farrellizzata non si può chiedergli molto anche se devo ammettere meglio del solito.
Paradossalmente la commedia incentrata sul rapporto scrittore-personaggio dal titolo "vero come la finzione" di 6 anni prima mi è sembrata più "sinceramente originale" (anche se era di un altro genere).
La chiave incompresa del mio commento negativo sta proprio nella assenza di sincerità degli intenti di questo film. Cercare di stupire ad ogni costo non fa addormentare ed intrattiene lo spettatore , può impressionare le menti semplici, questo è certo, ma non sempre genera dei capolavori. Scenette da commedia come il conto alla rovescia ripetuto con la pistola, il duro che piagnucola per il cane che non ha la testolina da frocetto (mah, cos'è "terapia e pallottole"?), lo shitzu che alza la zampina, fanno sorridere ma viste nella globalità del film mi lasciano amarezza. Il dialogo "a me son morti 5 amichetti e la fidanzatina e a te solo 3" non mi fa certo gridare al miracolo cinematografico (stiamo difendendo a spada tratta questi sketch,suvvia sul serio?).

Concludendo confermo quindi il voto finale che diedi all'epoca , il film nel suo complesso non è sincero. La cosa grave non è la ricerca insistente e disperata dell'originalità, ma il fatto che questo tentativo, specie nella seconda parte del film, venga fatto in maniera goffa e sgraziata. Lo spettatore si accorge di queste fastidiose forzature ed esce dalla magia della finzione come quando un sogno viene interrotto dalla sveglia, il problema è che questo accade a metà film. Metà film metà voto.