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IL SOSPETTO (2012) regia di Thomas Vinterberg

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vittorioM90     9½ / 10  22/08/2013 10:25:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Il sospetto" di Thomas Vinterberg è un film immenso. Nel senso che è immensamente potente. Immensamente bello. Scritto immensamente bene. Fotografato alla perfezione. Con una prova immensa dell'attore protagonista Mads Mikkelsen che non per niente ha vinto il premio come migliore attore a Cannes.
Lo dico con sicurezza: uno dei film più belli che abbia mai visto in vita mia. ED E' IL FILM CHE PIU' HO ODIATO. L'ho odiato in ogni singolo fotogramma, in ogni singola scena, in ogni singolo dialogo. L'ho odiato si. Perché è perfetto, perché è realistico. Perché ha il coraggio di mostrarci una realtà che forse è accaduta, accade ed accadrà, da qualche parte del mondo. Perché siamo umani, perché questa è la nostra natura. E lo fa senza fronzoli, senza poesia. Senza vie di fuga. Una storia inventata ma pienamente vera, dove non c'è il minimo spazio per l'immaginazione. E così ti ci ritrovi immerso, al punto di affogare, senti quella storia vicinissima, soffri.

Tutto è perfetto. A livello artistico si tratta di un'opera ineccepibile.
Ma io quella realtà non la volevo vedere.

Maledetto il giorno che mi sono convinto a vedere questo film straordinario. Maledetto il giorno in cui ho dato ascolto alle recensioni entusiastiche. Maledetto il giorno in cui ho dimenticato la mia sensibilità.
O forse: Benedetto il giorno che mi sono convinto a vederlo, a trovarne il coraggio.

Si, stanno così le cose. Non posso pentirmi di aver visto un film di una potenza così folgorante.
Un film che lascia senza fiato.

Perché si parla di un terribile sospetto infondato che rovina la vita di un uomo per bene, a cui non crede più nessuno. Un ottimo maestro d'asilo accusato di pedofilia. Noi spettatori sappiamo che è innocente, ne abbiamo la certezza, ma agli occhi di tutti diventa un pervertito per una menzogna inventata da una bambina, la figlia del suo migliore amico. E quel sospetto diventa una condanna senza scampo. Una condanna a vita. Si perché nonostante non abbia fatto niente e venga dichiarato innocente, nonostante non sia arrestato perché il crimine non c'è stato, resterà sempre colpevole di fronte agli occhi della gente. Ci sarà sempre chi dubiterà di lui, anche tra quelli che un tempo erano suoi amici.

"I bambini non mentono" si dice e nessuno così gli crede. Si consuma così il terribile dramma di un uomo e di suo figlio, la cui vita non sarà più la stessa. Almeno non lì. Non in quel paese dove sono cresciuti e che un tempo consideravano casa.

E così ci si incazza nel vedere questo film e ci si sente impotenti, si vorrebbe essere lì dentro la pellicola a provare a spiegare a tutti che Lukas è innocente. Urlarglielo. Magari prendere a schiaffi qualcuno. Si, volevo entrare dentro il film ed urlare. E quando un regista riesce a creare questo, vuol dire che ha fatto qualcosa di grandioso. Si resta senza respirare, perché non c'è proprio un minimo di ossigeno, un minimo bagliore di luce. C'è chi lo ha accostato a Dogville, ma diavolo, in Dogville alla fine vengono uccisi tutti. E godiamo di santa ragione.
Qui no. Soffriamo e basta. E' estremamente emozionante ma le emozioni sono tutte negative, ed io un film così non lo concepisco, mi dispiace. Ho bisogno di quella "grotta magica" quando Melancholia sta per scontrarsi e qui non c'è. E non mi basta la bellissima scena dell'amico che si decide alla fine a credergli, dopo aver sempre avuto un qualche dubbio. E non mi basta la splendida figura del figlio, l'unico a non dubitare mai del padre. E non mi bastano le tante altre scene di una bellezza disarmante, come quella, in primis, di Lucas che alla fine prende in braccio la bambina che l'ha accusato ingiustamente (perché lui non l'ha mai condannata, l'ha sempre compresa.)
Non mi basta, perché c'è troppa cattiveria...e troppa poca speranza.

Ma è un film straordinario. Niente da aggiungere. Se dovessi dargli un voto non potrei non dargli un 10 pieno per intenderci, pur essendo l'opposto del cinema che piace a me. Spietato, crudele, ma davvero grandioso. E lo sto amando alla follia, pur odiandolo con tutto me stesso.