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LA SCHIVATA regia di Abdellatif Kechiche

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     7½ / 10  29/01/2014 13:34:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non c'è ancora quella vena poetica in Kechiche, ma è dotato di quello stile pragmatico per evitare la prosa, la descrizione del mondo adolescenziale è altrettanto verosimile e concreta come nel precedente 'Tutta colpa di Voltaire' seppe fare di quella cellula di immigrati clandestini. Non abbraccia lo stereotipo che accomuna l'adolescente immigrato a quell'immaginario comune che lo vede come un ribelle, delinquente, è profondamente sviluppata l'introspezione di quella fase puberale, timida e fragile mascherata esteriormente con la spacconeria o l'ermetismo morale che palesa solo apatia, i maschi che repellono il teatro definito effeminato, le ragazze cresciute prematuramente che si esprimono con più disinvoltura, insomma allestisce un corrispettivo teatro al di fuori della scuola in cui i protagonisti interagiscono con naturalezza e nella quale è facile rispecchiare alcune dinamiche della propria infanzia. Un po forzata quell'aggressività ingiustificata degli agenti di polizia, discorda con un tono molto più realistico di questo spaccato di gioventù.
Incantevolmente procace la Forestier, molto sensuale, la 15 enne Ouazani si rivedrà 10 anni dopo ne 'Il Passato' di Farhadi.