Bellinidj 8 / 10 03/08/2011 02:38:17 » Rispondi Un film che nella prima parte mi aveva deluso, ma che è riuscito a ribaltare radicalmente il risultato con il colpo di scena dell'ultimo incontro.
Trovo la prima parte del film molto lenta e ripetitiva, fin troppo simile a Never Back Down e affini: classico protagonista (in questo caso donna, ma non rende la cosa molto più originale, perchè di istinto femminile ha proprio zero) con problemi in famiglia che trova sfogo ed appagamento nella boxe, classico allenatore dapprima restio ad allenare ma che poi cambia idea, classica ascesa ai massimi vertici dello sport in quattro e quattrotto senza cadere al tappeto neanche una volta... Va bene che è un film, ma si sfocia chiaramente nell'assurdo.. Se il film si fosse concluso prima del colpo di scena, magari con la vittoria della ragazza, il film sarebbe stato assolutamente da cestinare. Invece no. Invece è proprio qui che si coglie il genio ed anche - permettetemi - il coraggio del regista, che trova il modo di trasformare il classico trito e ritrito film americano della scalata al successo in una pura e cruda analisi di un incidente che causa handicap permanente. Una ragazza con così tanta voglia di vivere e di mettersi in gioco costretta in un letto di ospedale con un respiratore al collo. Un allenatore che durante la pellicola diviene sempre meno professionale e sempre più padre. L'affronto di un tema problematico come l'eutanasia (e addirittura la risposta della Chiesa...!).. Insomma, per me il film trova la sua svolta e la sua fortuna proprio grazie all'astuta mossa di Eastwood. Per questo, un otto pieno.
L'unico problema è riuscire ad arrivare al punto saliente della pellicola data appunto la pesantezza di alcune scene. Superato quello, è fatta..