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CUORE SACRO regia di Ferzan Ozpetek

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maremare     6 / 10  18/03/2005 12:25:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Difficile commentare questo film.
Devo dire di non avere mai amato particolarmente Ozpetek, considerandolo un regista di un certo valore ma ancora alla ricerca di una propria identità. Basti dire che il film suo che preferisco è il primo, Hammam, girato con un budget ridotto e poche pretese.
Con questa sua ultima fatica Ozpetek riprende il tema centrale di Hammam, tema che, a ben vedere, tornerà anche nei film successivi: la ricerca del proprio sè, della propria identità (sessuale, culturale, sociale).
Allora penso che Ozpetek è un turco trapiantato in Italia, omosessuale dichiarato, e mi chiedo quanto di irrisolto ci sia in lui.
Ma lasciando perdere considerazioni assolutamente personali, veniamo al film, che dividerei nettamente in due parti, coincidenti (guarda caso) con i due tempi cinematografici.
Se trovo la prima parte splendida, nella descrizione di una lenta presa di contatto della protagonista con il proprio passato, la propria infanzia abbandonata, nella seconda, purtroppo, ritrovo i difetti di Ozpetek di sempre: un discorso populista generico e un poco banalotto.
Forse se fosse rimasto sul dramma privato, senza dovere necessariamente concretizzare, avrebbe realizzato un film più risolto.
Invece l'evoluzione della storia e, in particolare, il finale sembrano rappresentare una nuova insicurezza, un nuovo compromesso cui si costringe Ozpetek, come per timore di andare più a fondo, nella ricerca del proprio vero cuore, del proprio vero sè.
Alla prossima, caro Ferzan.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  31/03/2005 01:29:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Alla fine mi sembra questo il commento più misurato e centrato su questo film (col tempo, soprattutto davanti alla pochezza della "finestra di fronte" che ho rivisto, i difetti li posso anche capire e forse avrei potuto dare anche un 7)... credo tu abbia colto perfettamente certe contraddizioni Comunque non sono d'accordo con chi afferma che il cinema di Ozpetek è fin troppo facile da capire, mi chiedo quanti abbiano compreso la vera identità di quella bambina per esempio (nasce dal nostro immaginario o dal passato, direbbe Bunuel) direi che semmai hai ragione tu, è ancora alla ricerca di una sua identità e stenta a trovarla...
maremare  03/04/2005 01:24:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bhè.. che complimento!
Grazie Kow!