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CUORE SACRO regia di Ferzan Ozpetek

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Invia una mail all'autore del commento nuvola     3 / 10  28/03/2005 09:51:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sembrava inizare bene, in maniera interessante, ma poi...lento, scontato e retorico. Il messaggio poi, poco chiaro. Ossia, se il messaggio voleva essere un accusa al consumismo, una espressione di una crisi mistica del regista, un invito a "essere" e non ad "avere", secondo e non c'è riuscito, perchè, sempre ssecondo me, è stata solo lo svolgersi dell'insorgenza di un disturbo psicologico della proposta di Irene. Non sono d'accordo sul fatto che, secondo altri commenti letti, la voce della psichiatra alla fine del film comunichoi allo spettatore che Irene non sia pazza. Personalmente io ho colto, nonostante la dichiarata "raggiunta consapevolezza e integrazione del sè" solo la certezza che Irene non fosse pericolosa nè per sè nè per gli altri. Messaggio ambiguo voluto dal regista ?...non credo, vista la banalità del film. Tra le cose che ho trovato più brutte, perchè scontate, prevedibili e inutili del film: la morte di Benny avvenuta proprio perchè avava voluto procurarsi la giraffa che tanto piaceva ad Irene, l'abbraccio fra Irene e il ragazzo nel palazzetto di famiglia, ovviamente in una notte di pioggia, a rappresentare dal vivo la pietà del Michelangelo, il ritratto della madre con il volto di Benny.
Le uniche cose che salverei del film: la colonna sonora, l'interpretazione della zia alcolizzata.