Elly=) 7½ / 10 01/11/2012 05:25:45 » Rispondi Kim Ki-young sembra non volersi smentire mai: controcorrente, contro il proprio stato, contro la propria società in via di sviluppo. Tornano in IODO ambientazioni, temi e personaggi cari al regista come l'isola, flusso naturale nel quale ci vive un gruppo di indigeni lontani dalla modernità, il mistero, lo shamano, la donna sottomessa. Tradizioni, radici, il no alla modernizzazione e all'industrializzazione riaffiorano anche qui in un crescendo sempre più tagliente per la cara dittatura di Park Chung-hee, caratterizzato da un complesso montaggio composto da molti PP e numerosi flashback (anticipati dal rumore dell'acqua che bolle!), i quali aumentano l'angoscia generale del film.