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SONGLAP regia di Fariza Azlina, Effendee

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Invia una mail all'autore del commento Elly=)     8 / 10  06/11/2012 22:52:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come per BUNOHAN lo stesso discorso vale anche per SONGLAP. Il film appartiene in modo incontestato ai 7 film significativi che hanno dato il via al nuovo volto del cinema malese. Effendee Mazlan e Fariza Azlina Isahak tornano, dopo il debutto avvenuto col grande successo KAMI, vincenti e più bravi di prima. I miglioramenti si vedono sotto tutti gli aspetti del film, in particolare la furbizia della regista che riesce a saltare la barriera della censura in ogni tema critico trovando un modo efficace di raccontare in modo diretto allo spettatore i problemi della Malaysia contemporanea ma nascosto tra le righe alla censura, organo molto rigido in Malaysia, senza che nemmeno una scena del proprio film venga toccata.
I temi sono molto sentiti ed è proprio questo che ha contribuito al grande successo che ha avuto la pellicola, la Malaysia è un Paese che ha molto da raccontare, un Paese che vive nella povertà e in situazioni di assoluto abbandono civile. Riesce anche a inserire una piccola denuncia sociale diretta all'occidente, ai falsi miti che produce, al sistema basato sul business e sulle illusioni e tutto questo avviene senza stancare lo spettatore grazie ad una narrazione molto semplice.
Songlap traducibile con la parola "truffa" è un film che racconta conflitti etici, violenza, povertà, ragazzemadri, prostituzione, schiavismo, vendita di neonati, criminalità, assenza di valori e di famiglia, abbandono, droga, omicidi a cielo scoperto, soldi, di ragazzi cresciuti sulla strada, di strade cattive, abbiamo a che fare con personaggi complessi e tormentati e tutto questo avviene in ambienti degradanti specchio delle persone che ci vivono e delle situazioni in cui vivono ma in tutta questa ***** sembra esserci una luce, la riscossione del fratello minore simboleggia una possibile speranza per una Malaysia migliore e forse nascosta dietro l'angolo c'è anche la speranza per un cinema nuovo celato nel testo "Cercando la Malaysia" inserito in sottofondo durante l'inseguimento finale, unico punto in cui la violenza e i combattimenti assumono un significato "benevolo".