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COMPLIANCE regia di Craig Zobel

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  07/03/2013 15:33:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ispirato ad una storia vera. Si suppone quindi che gli elementi coinvolti avessero qualche problema cognitivo, oppure fossero particolarmente sensibili all'autorità arrivando a rispettarne le imposizioni anche quando queste travalicavano ogni logica.
Fatto sta che un' ipotesi non esclude l'altra, anzi, andando a combinare i due fattori otteniamo il messaggio nudo e crudo di cui il film si fa portavoce, ossia che ignoranza e paura sono da sempre ottimi alleati di chi vuole manipolare la massa, portarla dalla propria parte obbligandola a pensare di essere nel giusto anche se ciò infrange evidentemente ogni morale.
La storia di Becky è un esempio in scala ridotta di come ciò avvenga regolarmente, creando disgraziate vittime e carnefici indiretti, tramutati subdolamente in braccio armato di burattinai ben celati dietro il sipario.
"Compliance", pur statico e girato tra quattro mura, incalza attraverso una fitta serie di dialoghi e un crescendo di abusi psicologici e fisici (questi fuori campo) di cui è vittima la cassiera di un fast-food, accusata di furto e costretta ad attendere l'arrivo della polizia mentre un agente dirige via telefono le operazioni coinvolgendo il personale del locale.
Regia sobria e due brave attrici sorreggono la pellicola estremizzata più volte sino a raggiungere situazioni talmente al limite da risultare inverosimili. Non è facile accettare le imposizioni proposte tendendo a negarle perché totalmente irrazionali. Eppure fermandosi a riflettere ci si rende conto che la storia dell'uomo è costellata di fatti ben più incredibili e aberranti, di conseguenza l'esasperazione è da ritenersi mezzo valido nel mostrare come tutto sia possibile quando la cieca obbedienza, insinuata a puntino, annienta ogni buonsenso.