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IXJANA regia di Józef Skolimowski, Michal Skolimowski

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Invia una mail all'autore del commento Andrea Lade     4 / 10  16/12/2012 03:57:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ixjana è l'ultimo film tra tutti quelli in concorso che ho visto, ed è un peccato che l'unico thriller del festival di Roma sia scivolato in una blanda storiella pseudo adolescenziale, pessimo esperimento dei fratelli Skolimowski, figli di un padre del cinema polacco che con le sue atmosfere tetre e i suoi gioielli d'oltretomba, ha impreziosito il cinema mitteleuropeo.
La storia prende spunto dalle ricerche di Mark, protagonista della vicenda, che decide di far luce sulla morte dell'amico Arthur. Mark, un novellista audace e promettente , cerca di ricordare gli ultimi momenti passati assieme al suo amico ad una festa, ma avendo molto bevuto ha una visione confusa degli ultimi istanti : le scene evocative dei pensieri di Mark sono nitide fino a quando gli effetti della sbornia si erano fatti sentire , quindi una volta accorto della morte dell'amico Mark si crede colpevole e l'immaginazione gli fa credere di aver ucciso con un coltello il corpo dell'amico e di averlo trascinato via dopo la rissa fatale.
Intanto nel presente reale compare all'improvviso una cartomante dalle origini misteriose, Marlene che vestita di un'aura misteriosa cerca di essere complice del protagonista aiutandolo a focalizzare l'evento, ma è proprio con l'entrata in scena di Marlene che il film prende un andamento ondivago, tradendo la curiosità dello spettatore . Quando poi si scopre che Marlene ha una storia con Arthur che in realtà non è defunto, il regista confonde eccessivamente i piani della realtà alternando in modo incongruente e frettoloso scene rievocate, scene del presente e sogni notturni dei personaggi. A confondere ulteriormente lo sviluppo della storia accanto a Mark appare una presenza diabolica, dalle fattezze fumettistiche, ispirate ad un mondo dell'occulto troppo sfruttato e non organizzato in una trama univoca.
Un film molto ambizioso , con la pretesa di un thriller colorato da sfumature noir e accenni horror, con citazioni così importanti deve obbligatoriamente essere sostenuto da un'impeccabile sceneggiatura, che invece in questo caso si riduce ad una sfilacciata sovrapposizione di scene con inizio improvviso e fine dubbia. Non mi è piaciuto per niente ,e anzi ho trovato irritante il dover riempire i buchi, le voragini narrative che danno troppo spazio all'inventiva dello spettatore. 10 spettatori al mio seguito e 10 interpretazioni differenti.