Max_74 9½ / 10 18/03/2018 20:45:04 » Rispondi Quattordicesimo lungometraggio di Avati in fase post - horror / thriller e che sintetizza tutta la sua poetica: nostalgia, cattiveria, solitudine, sfida, amicizia. Aiutato da un cast affiatato dove spiccano Haber, uno splendidamente ritrovato Abatantuono dopo un lungo periodo di crisi e un Delle Piane che vinse la Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile. Film corale, intimo, sempre più raro e quasi interamente girato in una stanza con innesti di flashback nel quale Avati ritrova quasi la tensione narrativa e montaggio degli anni Settanta (vedi 'La casa dalle finestre che ridono') pur non trattandosi di un thriller / noir. Un piccolo capolavoro di narrativa, recitazione e sceneggiatura che riesce a tenere alta l'attenzione fino alla fine, anche per i non appassionati o intenditori di poker. Una curiosità: Lino Banfi rifiutò la parte data poi ad Abatantuono nel ruolo di Franco, anche se in un'intervista dell'attore pugliese sembra che sia stata ceduta volontariamente per aiutare Abatantuono. Incredibilmente premiato solo per il miglior sonoro e canzone di Riz Ortolani ma non per la regia o sceneggiatura. Seguìto nel 2004 da 'La rivincita di Natale', forse non allo stesso livello ma altrettanto notevole.