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LA BOTTEGA DEI SUICIDI regia di Patrice Leconte

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Testu     5 / 10  01/08/2013 16:32:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Di certo per argomento e un paio di scene inaspettate, Le Magasin Des Suicides è un cartone per un pubblico solo adulto, ma sono rimasto deluso. Visto il tema mi aspettavo qualcosa di più curato come storia. L'ironia nell'affrontare il trapasso è apprezzabile e del tutto diversa da un'innocente Addams style e il messaggio finale è valido, ma ci sono troppe contraddizioni, sia negli atteggiamenti genitoriali, avidi, passivi e lunatici che nel dipinto urbano, a volte del tutto (troppo) cupo altre volte misto. L'allegro Alan ha l'aspetto più dimenticabile possibile oltre ad un cervello contorto (se non fosse ingenuo direi anche perverso) degno dei genitori e la sua figura, senza i dovuti approfondimenti avrebbe giovato di un arrivo improvviso in famiglia e non una nascita che solo anni dopo ottiene i primi effetti positivi, con idee, oltremodo sceme e senza capo ne coda. La sceneggiatura pare scritta da più persone indecise e peggio ancora assale il nervosismo per le canzoni. Personalmente le adoro nei prodotti animati, le rimpiango nei disney moderni, ma qui siamo all'eccesso opposto, troppe, troppe e saranno pure due/tre in tutto (tra cui lo strizzacervelli) quelle accettabili, le altre col coretto stridulo ed il tema macabro esaspereranno anche lo spettatore più paziente.

Non conosco il libro ma l'impressione è che non abbiano voluto calcare la mano e per quanto possa apprezzarlo devo dire che non hanno neppure saputo raccontare una storia, che appare piuttosto monca.
Testu  01/08/2013 16:40:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
dimenticavo, oltre a possibili rimandi più facili, verso la fine il cartone contiene una citazione di Sugimoto Kousuke nel suo video "Sing in my own way".