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BIANCO regia di Roberto Di Vito

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sandrone65     1½ / 10  19/12/2012 23:07:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ehm... dunque... un uomo si sveglia legato su un letto e vede tutto bianco perchè è bendato. Ok. Dev'essere un film tipo Buried, o al limite Wrecked.... una situazione estrema, inspiegabile, magari claustrofobica, il protagonista che deve capire cosa gli è successo. Lo scopriamo ben presto e dopo questa scoperta non c'è molto da aggiungere alla trama. Il film è praticamente esaurito. Si tratta, più che di un film, di un lungometraggio amatoriale, assemblato in una maniera che definire dilettantesca è un grosso complimento. Gli attori recitano in maniera canina, il montaggio sembra essere stato fatto da un bambino di 6 anni non molto dotato. Continui effetti di dissolvenza separano una scena dall'altra, sembrano una brutta copia delle peggiori produzioni di inizio anni 70. La fotografia riesce ad essere piatta in una maniera sconcertante, tanto che spesso gli attori sembrano quasi copincollati su uno sfondo animato... ci vuole un'abilità particolare per riuscire ad ottenere inquadrature così brutte. La musica è il pezzo forte del film, cambia in continuazione e senza alcun criterio, come se il regista avesse comprato a Porta Portese dei vecchi CD usati e li avesse buttati a casaccio nella pellicola. probabilmente è proprio andata così.
SPOILER
Dopo circa un'ora e un quarto di questo inutile strazio arriva un fantastico finale: il protagonista, che era stato semplicemente rapito per sbaglio da due tamarroni romanacci (si, il film si svolge a Roma) che lo avevano scambiato per il figlio di un riccone, viene lasciato libero di andarsene: "cammina per due ore sul sentiero e troverai la città" gli dicono. Il nostro eroe cammina due ore nel bosco e sbuca improvvisamente sulla terrazza del Gianicolo (sic). Guarda Roma sotto di sè e invece di andarsene a casa decide di tornare nella villa diroccata dove era stato tenuto prigioniero. Si distende sul letto dove era rimasto legato diversi giorni e si mette a guardare il soffitto. Fine. Vedere per credere.