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IL GRANDE E POTENTE OZ regia di Sam Raimi

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Dom Cobb     5 / 10  13/03/2013 15:40:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Oscar Diggs, detto Oz, è un illusionista squattrinato e donnaiolo che vaga per il Kansas di inizio '900 con il desiderio di diventare un grande uomo alla pari del suo idolo, Thomas Edison. Costretto a fuggire in mongolfiera da un furioso rivale in amore, viene attirato in un tornado che lo porta nella terra di Oz. Lì, Diggs scopre che una profezia lo indica come colui che sconfiggerà la strega cattiva e porterà la pace. Attirato dall'ingente tesoro reale che lo aspetta in caso di successo, Oz accetta di correre il rischio insieme a una scimmia volante e una bambina di porcellana.
Il trailer di questo fantasy mi aveva incuriosito, nonostante il nome di Sam Raimi alla regia abbia contribuito non poco a raggelare il mio entusiasmo. Una volta visionato il film ho avuto gran parte conferma dei miei dubbi sulla qualità del film.
La prima cosa da dire è che questo è uno dei migliori 3D che abbia mai visto in epoca recente (anche se il numero di film che ho visto in 3D si contano sulle dita di una mano) e che la qualità degli effetti speciali è superba, sebbene più di una volta diano una sensazione, probabilmente voluta, di cartoonesco: merito di alcuni design e paesaggi davvero troppo esagerati;


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anche i personaggi digitali sono ben realizzati. Ma ormai neanche se apparissero reali al 100% si potrebbe convincere il pubblico che gli effetti visivi non sono tali.
Per quanto riguarda la storia e i personaggi, è lì che iniziano i problemi. La trama è stata vista e rivista un milione di volte, con elementi come la profezia, il prescelto apparentemente incapace di assumersi responsabilità ma che poi si mostrerà un eroe ecc., dunque le sorprese sono poche o nulle.


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Anche i personaggi non brillano, alcuni per come sono scritti


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altri per come sono interpretati;


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persino i comprimari digitali misteriosamente scompaiono quasi del tutto nella seconda parte, dando l'impressione di essere stati sacrificati un po' troppo alle esigenze di una storia prevedibile e di un ritmo che non accelera neanche a bestemmiare.
Infine, è anche la regia a creare problemi: Sam Raimi è un po' come Tim Burton, se non riesce ad inserire nei suoi film passaggi bizzarri e sopra le righe non è contento (la trilogia di Spider-Man è lì a dimostrarlo): solo che a Burton queste cose riescono con uno stile che a Raimi manca del tutto. Il risultato è che i momenti che vorrebbero essere spaventosi


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mi facevano sganasciare dalle risate per quanto erano ridicoli e al limite del grottesco, mentre altri momenti che vorrebbero essere scanzonati e divertenti o vorrebbero costituire delle raffinate citazioni a film passati sono ridicoli a livello esponenziale.


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In definitiva, le parti migliori sono tutte racchiuse nei primi venti minuti in bianco e nero, ma non appena si arriva ad Oz, tutto comincia a scivolare nel bizzarro fine a sé stesso.
Poi, sarà che mi aspettavo qualcosa in stile Narnia, sarà che se la maggior parte dei personaggi appartengono al gentil sesso, sono rimasto un po' perplesso di quanto poco mi prendesse la vicenda.
Il signor Raimi ha tentato una strada nuova, quella del fantasy-fiabesco, ricorrendo a vecchie, fastidiose abitudini, e la qualità complessiva ne risente non poco. Se volete andare a vederlo, fate pure, ma ricordatevi due cose:
1) Non aspettatevi un capolavoro, specie chi il vecchio film del mago di Oz non l'ha mai neanche scorto;
2) Guardatevelo in 3D, altrimenti non ha senso vederlo: circa l'80% delle riprese sono fatte apposta per essere guardate con gli occhialini.