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IL GRANDE E POTENTE OZ regia di Sam Raimi

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eletar     6½ / 10  16/04/2013 23:04:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
si collega molto al suo predecessore, se non altro per lo stesso gioco cromatico iniziale che conduce lo spettatore dal grigio della normale realtà al colore innaturale del "meraviglioso mondo di Oz". A differenza, tuttavia, del film di V. Fleming il gioco avviene anche in termini di profondità con un differente e sapiente utilizzo del "3d" nelle due differenti fasi del film e dello schermo che si "apre" letteralmente dal formato 4:3 a quello 16:9. L' effetto è, quindi, assicurato ed altrettanto efficace, come a suo tempo lo fu nel 1939. Lo spettatore viene, infatti, catapultato, come il protagonista del film, in un modo fiabesco fatto di improponibili colori, creature magiche, streghe ed animali parlanti, in perfetto stile Oz. Ed anche la storia scorre sulla stessa strada di "mattoni gialli" del 1939 da un troppo lento inizio al più convincente e spettacolare finale, dove si compie la nemesi, in questo caso positiva, del protagonista che da mago egoista, donnaiolo e un pò ciarlatano, viene "condannato ad essere" un grande e potente illusionista a fin di bene. Il problema, in effetti, non è la spettacolarità del film, che restituisce una convincente e copiosa dose di "magia", ma sono le emozioni a non essere altrettanto distribuite. Proprio quelle, a differenza del 3d, hanno "poca profonità" e non raggiungono con altrettanta efficacia lo spettatore. Se le streghe convincono, al contrario, resta proprio Oz il personaggio più "ingessato" ed incapace di trasmettere la giusta passione. Intendiamoci James Franco svolge bene il suo ruolo, ma paradossalmente è troppo "scolastico" ed offre una recitazione troppo "misurata" per un personaggio "smisurato" come Oz. Alla fine si ha, quindi, la percezione che, a differenza di quanto accade nel primo film dove i tre personaggi legati alla piccola Dorothy Gale ritrovano tutti le loro "virtù" perdute, questo Film perda proprio il "cuore" ed il "coraggio" (sacrificati troppo dalla ricerca della magnificenza estetica); a tenere tutto saldamente in piedi, fortunatamente, ci pensa il "cervello" di Sam Raimi che riesce, ciò nonostante, a consegnare un sapiente spettacolo di luci, colori e paesaggi che accontenterà un pò tutti. Insomma, un film bello ma con poca anima