julian 7½ / 10 20/01/2015 21:43:15 » Rispondi Tornatore torna alle atmosfere un pò gotiche e cupe nel nord Italia, già viste ne La sconosciuta: tanti interni, spaziosi e bui, quasi con l'intenzione di suggerire che si tratterà dell'interiorità degli uomini, o meglio di un uomo, Virgil Oldman. Il film, oltre ad essere un affascinante ritratto del mondo che racconta, quello degli esperti d'arte, e di riflesso un ricercato campionario di arte stessa, è un thriller che, privandosi dei toni forti, si maschera da qualcos'altro, psicologico perché ambientato nella psiche stessa.
Il furto in effetti viene compiuto con un'infrazione emotiva, con lo scassinamento di una barriera sociale, quella che Virgil aveva costruito intorno a sé e che costituiva forse la cassaforte più sicura.
C'è pure la questione dell'autenticità nel falso, tema già caro a Orson Welles in F for Fake, che concede evidenti paralleli con la vita del protagonista. Una storia molto triste. Bello.