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THE IMPOSSIBLE regia di Juan Antonio Bayona

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     4 / 10  03/02/2013 20:38:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Consiglio a tutti di andare a vederlo, per capire quante e quali cose si devono evitare quando si realizza il più classico dei Disaster movies... santi numi, al confronto il Messia con l'acqua minerale in soccorso dei pompieri delle torri gemelli (in un brutto film di Oliver Stone) sembra una metafora à la Kubrick...
Se racconti un reality lontano (ma mai così vicino) alle immagini medianiche, evita di descriverlo come se la vita dei turisti contasse più di quella dei villeggianti, anche se sono americani, ricchi, belli e strafottenti, ci pensano le forze della natura a (A) tramutare il paradiso tropicale in un inferno e (B) dirci che i morti, in fin dei conti, sono tutti uguali, qualunque sia il loro conto in banca.
2, non sbatterti tanto alla ricerca di stili e derive di varia identità, se il contesto emotivo parla di apocalisse in stile "I am a legend" non è fantascienza, e non pensare che serva l'horror perchè a differenza dei morti viventi qui tutti hanno una specie di collocazione "terrena".
Terzo, mai giocare con lo spettatore già percosso nel tentativo di consolarlo, secondo lo schema lui cerca lei lei cerca (forse. ancora) lui, il fratello cerca i fratellini, e insomma nel dramma l'unico fine è ricostruire una famiglia distrutta, cfr. la cosa più importante.
Quarto, non chiedere a un presunto orfano di essere adottato da una madre già ferita, soprattutto se è presunto
Quinto, evita accuratamente di enfatizzare quanto il peso della paura sia la prova di coraggio di un ragazzino, così patetico nella sua precoce, forzata maturità.
Sesto, vietato innescare meccanismi ricattatori di commozione gratuita stile "Molto forte incredibilmente vicino" (titolo odioso di un film altrettanto odioso) ci pensa già il contesto a suggerirla.
Settimo, decidi una volta per tutte se la protagonista si salverà, perirà o vivrà tutta la vita in una sedia a rotelle, senza masturbarci lo stomaco per due ore di fila...
Ottavo, strappa ai dialoghi un minimo di credibilità, essere spontanei non significa parlare come dei perfetti idioti, neanche in certi contesti...
Sembra proprio che Bayona abbia accolto a braccia aperte tutti i luoghi comuni del caso e non a caso è stato premiato (campione d'incassi in Spagna) ma la mia idea di cinema è quanto di più lontano possibile esista da questo film. Un film che si adagia sull'effetto sperato per emozionare gli spettatori più intorpiditi (ce ne sono anche qui a quanto vedo).
E tra attori sprecati e improbabili camei (la rediviva Geraldine Chaplin) l'unica prova attoriale decente è quella di un ragazzino esordiente.
Peccato, il regista ha buone doti tecniche e le immagini dello tsunami restituiscono un certo brivido, ma questo fumettone si perde in un oceano di mare salato, quello infernale che distrugge e sommerge certi paradisi al sole
faber  04/02/2013 10:17:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi sembra un po' pretenzioso da parte tua giudicare i meccanismi psicologici e mentali che intervengono in tragedie come queste. Chi sei tu, uno psicologo, per valutarli? E' normale che un film come questo possa apparire forzatamente orientato a commuovere lo spettatore, ma forse è proprio la crudità delle scene a provocare reazioni di questo tipo, non la distorsione cinematografica.
In conclusione, non cercare sempre di trovare un intento di esasperazione da parte degli autori solo per il gusto di uscire dalla massa...
Freddy Krueger  04/02/2013 12:02:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Peccato, io invece mi aspetto un ottimo film.
Già dal trailer mi stavo commovendo.
peter-ray  06/02/2013 14:13:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
avevo il dubbio che fosse un film da evitare e pensavo di averla scampata, ma così mi metti curiosità e mi costringi a vederlo :)
Wallace  16/02/2013 02:02:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Permettimi ma il giudizio mi pare un miscuglio di pareri messi tutti insieme. rispetto ma non concordo. Non é un "io sono leggenda" ma é peggio..é la realtà. Non servono i dialoghi perché dubito che in quei momenti ci siano dialoghi..ci sono azioni. L'aiutare il bambino, il vedere che ha trovato il padre attraverso gli occhi e il sorriso del ragazzino valgono mille dialoghi tra madre e figlio perché Lucas capisce da solo la lezione di vita impartitogli dalla madre. Smettiamola di fare i critici intellettuali di cinema.
Freddy Krueger  16/02/2013 13:04:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
grande, il tuo pensiero non fa che rinvigorire la stima che ho per questo film.
oh dae-soo  04/02/2013 01:13:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Purtroppo devo darti ragione Kow in parecchi punti.Purtroppo perchè io in Bayona credevo tanto.
Ma il voto (per quello che conta) mi sembra esagerato, il film in moltissime componenti merita davvero.
mi sembra che la tua sia una valutazione etica e morale che prescinde troppo da altre caratteristiche.

Ma, ahimè, condivisibile al 100%.

Al prossimo pranzo :)
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  08/02/2013 19:05:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hai ragione diciamo che è un "commento di pancia"... in fondo il ragazzino è bravissimo il film è ben girato etc etc e la Watts può essere anche credibile... ma a tutte le furbizie c'è un limite