atticus 4½ / 10 04/06/2013 13:18:48 » Rispondi Ci vuole poco, pochissimo, a capire di che pasta è fatto il film di Bayona: all'arrivo nel bel resort turistico, tutti gli ospiti vengono coinvolti in una edificante liberazione di lanterne nel cielo serale, tra baci e abbracci di stucchevole affetto. Poi arriva la catastrofe, con tutta la furiosa violenza che una confezione tecnica ineccepibile possa assicurare, sequenze mozzafiato, vorticose, soffocanti, dove è arduo poter restare indifferenti. La lotta per la sopravvivenza di madre e figlio non fa sconti, è terribilmente sofferta e dà l'impressione dell'autenticità. Poi il film annega, letteralmente, tra i vortici di una narrazione piattamente melodrammatica, gonfia di enfasi e di facile retorica, a momenti talmente irritante da sconfinare in una bieca spettacolarizzazione del dolore. La storia sarà pur vera, ma troppe sono le trappole disseminate in lungo e in largo per cavar lacrime allo spettatore, e innumerevoli le picchiate nel patetico, a volte così grossolane da rendere inevitabile la sensazione di ridicolo involontario e di falsità a buon mercato. Non basta una ricostruzione sconvolgente, un gruppo di ottimi interpreti e qualche buon momento per fare un bel film "della memoria": la tragedia è ghettizzata e il pudore latita.
JB488 04/02/2014 06:44:20 » Rispondi quoto in pieno cio che dici,aggiungo il personaggio del primogenito tra piu odiosi della storia del cinema