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THE IMPOSSIBLE regia di Juan Antonio Bayona

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  23/10/2013 13:28:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ancora quel maledetto tsunami del Dicembre 2004, evento che ha già guidato la mano di tanti registi cui si aggiunge l'iberico Juan Antonio Bayona nella cronaca dei drammatici fatti che coinvolsero la famiglia Bennet giunta in Thailandia per il periodo natalizio.
L'idillio vacanziero viene letteralmente travolto dalle onde insieme a cose e persone, a seguire scorrono i giorni durante i quali i membri della famiglia tentano di ricongiungersi dopo la crudele ed improvvisa separazione.
"The impossibile" , sin dal titolo, è un miracolo che si materializza, ovviamente consacrato alla commozione assoluta senza comunque mai risultare troppo melenso. Bayona resta in equilibrio riportando una storia di grande umanità e speranza, annegando tra le lacrime quando è il momento di farlo, tuttavia evitando il passaggio straziante a buon mercato. Si punta a ragione su una definizione dei personaggi senza troppi fronzoli e sulla devastata dimensione surreale/apocalittica fatta di caos, distruzione, oltre che di profonde ferite fisiche e psicologiche.
Il regista si dimostra capace di trasportare l'emozione ad un livello superiore come già accadeva nel precedente "The Orphanage", riuscendo a soddisfare le regole commerciali pur non seguendo in modo banale le dinamiche di cartapesta da blockbuster o da fiction televisiva.
Molto bravi gli attori tra cui a sorprendere è il giovane Tom Holland; ben girato e tremendo l'arrivo dello tsunami con la scena seguente - madre e figlio che tentano di sfuggire alla furia della corrente - di grandissimo impatto e che solo un regista con una certa sensibilità poteva ideare.
Qualcosa si poteva evitare, mi vengono in mente il finale fin troppo allungato o il cameo di Geraldine Chaplin con metafora astronomica di blando effetto. Però la resa complessiva del film è apprezzabile, anche perchè il tema si piegava già di suo a facili pietismi. Bayona alla fine accontenta un po' tutti tenendo incollati allo schermo pur dovendo aderire ad una chiusura senza sorprese, considerato che si tratta di una storia vera.