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LINCOLN regia di Steven Spielberg

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franz91     7 / 10  03/02/2013 03:07:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che questo sia un film girato con il primario scopo di vincere svariati premi Oscar, di cui soprattutto, caro Steven Spielberg, la statuetta tanto ambita di miglior regia, lo sapevo sin dalla prima volta che lessi la trama e vidi il trailer ( ciò confermato poi durante la visione al cinema ). Mi aspettavo un classico filmONE, che poi ONE non è, che porta all'eccesso la figura del presidente Abramo Lincoln ( presentandolo come un eroe ), ingigantendola con quello stile americano fatto di forti musiche esaltanti, dialoghi quasi sempre simili a massime filosofiche, con un ritmo eccessivamente lento e noioso.

In realtà sono rimasto piacevolmente sorpreso. Il film è lento, ma non noioso. La trama è coinvolgente, la storia veritiera, quasi documentaristica, e per questo istruttiva. Ci sono anche momenti in cui si sorride, necessari per smorzare talvolta il grande peso che porta con sè questo film. Lincoln appare sì come un uomo che ha a cuore il valore e la correttezza dell'uguaglianza degli esseri umani, che si batte per ottenerli con ogni mezzo ( anche la corruzione ) e pronto a sopportare le conseguenze che ne derivino, più che un semplice politico, ma per questi buoni princìpi non risulta di certo fastidioso. Dialoghi d'effetto ma mai eccessivamente forzati. Solo la colonna sonora è esattamente come immaginavo, ma è comunque sempre un piacere ascoltare certi tipi di brani.

Daniel Day-Lewis è a dir poco eccezionale, un' impersonificazione ( perchè di questo si parla ) di un personaggio talmente importante nella storia come Abramo Lincoln che si spera gli varrà un quasi scontato Oscar al miglior attore, entrando così nella storia del cinema come il primo in assoluto ad essersi aggiudicato tre statuette per il ruolo principale in un film ( questo è un pronostico bello e buono, ma mi sento di farlo date le probabilità ).
Anche Sally Field lo meriterebbe come attrice non protagonista, la sua è una prova di gran spessore.

Come già detto, è stato affrontato il tema della corruzione, a dimostrazione che purtroppo, in qualsiasi epoca storica, talvolta è necessario un gesto così meschino anche per le idee più nobili.
E' vero, può scioccare il fatto che, per il "sì" al tredicesimo emandamento, si sia dovuto ricorrerre a mazzette e minacce. Ma dico io, almeno i repubblicani e i democratici Americani nella Camera, il giorno della votazione, partecipavano attivamente alle decisioni politiche. In Italia i nostri cari deputati non si sarebbero neanche presentati.