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RE DELLA TERRA SELVAGGIA regia di Benh Zeitlin

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8½ / 10  15/02/2013 14:55:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Orfana di madre la piccola Hushpuppy vive con il papà nella zona paludosa di Bathtub ("la vasca da bagno") così denominata perché soggetta a frequenti inondazioni. Il rapporto con il genitore non è tenero, rudezze tante e gesti affettuosi praticamente inesistenti segnano giornate solo in apparenza misere, scandite da tempi ancestrali dettati da una natura lussureggiante, generosa ma anche traditrice.
L'uragano Katrina è più di un semplice spettro per il regista Benh Zeitlin che da un fatto così tragico trae spunto per contaminare la dura realtà con la fervida immaginazione infantile.
La terra inospitale sommersa dalla violenza dell' acqua resta ugualmente abitata con pervicacia da un popolo orgoglioso, mentre si radicano le paure di un piccolo ma fondamentale ingranaggio di quello strano mondo terracqueo, con timori alimentati dall'urgenza di crescere in fretta per via della catastrofe e soprattutto dalla crudele consapevolezza che di lì a poco nessuno potrà più proteggerla.
Affrontare la vita in questo fiabesco percorso di formazione illuminato dall'adorabile visetto di Quinzhanè Wallis significherà combattere paure simboleggiate da creature ataviche imponenti, con le quali Hushpuppy dovrà confrontarsi per forza di cose.
Un film magico: è questo l'aggettivo che si sposa meglio a "Re della terra selvaggia", un racconto di formazione in una terra povera eppure tutt'altro che depressa, con dignità staccata dal mondo come abitualmente inteso e popolata da una comunità tenace incapace di piangersi addosso.
Alcol e danze, feste, fuochi d'artificio, solidarietà, granchi divorati a mani nude e un contatto perennemente simbiotico con l'acqua, piccole cose che rendono comunque appagante quell'esistenza di cui Hushpuppy diventa simbolo, trovando la sua strada in modo commovente senza mai aderire a scorciatoie emotivamente ricattatorie.
Poesia allo stato puro sostenuta da una colonna sonora eccezionale per un'incoronazione di raro fascino; la regina ha trovato se stessa ed il suo regno.