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UNA LETTERA PER MOMO regia di Hiroyuki Okiura

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_Hollow_     10 / 10  05/01/2013 10:20:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Complimenti ad Okiura.

Ci sono voluti sette anni per completare questo anime, fortemente voluto dal suo ideatore, proveniente tra l'altro da lavori di tutt'altro tipo (Ghost in the Shell, Jin-roh, Patlabor, Cowboy Bebop, Akira, Memories, Paprika e svariati altri) a cui ha partecipato come animatore e solo una volta (mi pare) come regista (Jin-roh).

Alla fine ne è valsa l'attesa, poiché Okiura se n'è uscito con un piccolo gioiellino ( per quanto mi riguarda esente da difetti) che per magia ricorda molto da vicino i lavori di Miyazaki (in particolare Totoro).
I difetti trovati al film sono stati il più delle volte legati alla sua lentezza in certi punti (soprattutto l'inizio) e appunto questa somiglianza al lavoro di Miyazaki .... e a me non paiono affatto difetti.

La trama è stupenda, molto ben districata anche se nel finale cade molto nell'esagerazione teatrale e mielosa (deus ex machina: e tutti vissero felici e contenti). Ma, nuovamente, non lo trovo un difetto. Si tratta di un film di animazione per bambini (e non solo), e come tale il suo scopo è quello di dipingere la vita in toni differenti dal grigio, esaltarla e rivalutarla nonostante parentesi di dolore (trattate molto bene, realisticamente e delicatamente).
Le fiabe moderne finiscono bene, e così dev'essere.

A 360° si ha l'impressione di trovarsi di fronte a qualcosa di interessante, divertente, drammatico, realistico e soprattutto commovente; che ad un certo punto ingrana la 5° per esplodere in un finale esplosivo e molto toccante.

Il colpo di classe, poi, sono gli ultimissimi minuti. In cui un certo problema, del tutto secondario, viene superato, e nella sua semplicità riporta lo spettatore coi piedi per terra, alla realtà e alla sua vita, con la sensazione di aver lasciato Momo in ottime mani.

Insomma, se vi piace il genere (una poesia e magia vicina a quella infantile di Miyazaki, che non esula però dal trattare temi delicati, complessi, adulti ... in questo caso una morte improvvisa e ciò che comporta: parole dette e non dette ...) e non vi da fastidio una leggera lentezza nella narrazione (tutto il mio disprezzo a chi ormai nel 2013 continua a durarla con questa storia ... vuol dire aver saltato 40 anni di vero cinema), vedetevi "Una lettera per Momo" .... vi accorgerete in prima persona del perché Okiura tenesse così tanto alla sua realizzazione.