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LO SGUARDO DI SATANA - CARRIE regia di Kimberly Peirce

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Cagliostro     4 / 10  19/01/2014 14:30:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Brutto e soprattutto inutile remake (poiché di remeke parliamo e non di un nuovo adattamento del romanzo di King) dell'omonimo film di Brian De Palma del 1976.
Inutile perché il film di De Palma era già artisticamente e tecnicamente un film quasi impeccabile e che ancora oggi fa scuola.
Inutile perché ormai avulso dal contesto socio-culturale in cui si sviluppava la storia raccontata da Stephen King e ripresa da De Palma: il libro usci all'inizio degli anni settanta e il contesto sociale della provincia americana era radicalmente cambianto dalle istanze sessantottine fra spinte di libertà sessuale e morale e ricrudescenze di bigottismo prorpio dei pellegrini del new england, da cui esce il bizzarro personaggio della madre di Carrie.
Inutile perché ad eccezione di qualche effetto speciale in più, nulla aggiunge al film originale, anzi ne inquina la memoria.
Inutile perché perde anche le tinte foscche, la crudeltà, l'angoscia e la claustrofobia del film di De Palma.
Inutile perché trasforma il delirio religioso-repressivo della madre di Carrie in semplice paranoia ossessiva ingiustificata da qualsiasi contesto.
Inutile perché mettere a confronto la favolosa interpretazione di Piper Laurie, così misurata, inquietante e spaventosa, con quella posticcia, grottesca e irritante di Julianne Moore equivale a sparare sulla croce rossa.
Inutile perché l'interpretazione gigantesca di Sissy Spacek con quella eccessivamente adolescenziale di Chloe Moretz ha lasciato un segno indelebile nella memoria del pubblico.
Inoltre il film di De Palma vede una serie di attori di assoluto rispetto, da John Travolta ad Amy Irving a Nancy Allen, tutti assai più credibili di questi quattro scappati di casa.
Brutto perché la regia della pur brava Peirce non regge il confronto con quella del suo maestro e amico De Palma.
Brutto perché trasforma un film horror di prima categoria in un teen movie di scarso effetto e di blando impatto emotivo. Sembra quasi che questo remake di Carrie copi i teen movie che nel corso dei decenni hanno imitato e copiato il Carrie di De Palma.
Inutile infierire ulteriormente su un film di cui non si sentiva il bisogno e che è costato lo sproposito di circa 30 milioni di dollari ( si ricordi che per esempio un film come Il Cigno Nero ne è costato 11).
Al massimo questo prodotto è destinato a un pubblico di adolescenti che ancora sono abbastanza digiuni di horror e di cinematografia in senso lato e comunque da consumarsi in home video e non al cinema.
HollywoodUndead  22/01/2014 11:22:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Condivido Carlo, ottima analisi.
Soprattutto per quanto riguarda la Moore e Chloe Moretz, troppo distanti dalle interpretazioni di Sissy Spacek e Piper Laurie, ed inoltre, come hai detto tu, totalmente decontestualizzate. Questo remake non ha proprio senso proprio perchè ciò che nel film di De Palma appare quasi come una conseguenza negativa di una società che stava nascendo, qui appare solo banale fanatismo schizofrenico che non ha proprio motivo di esistere.