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LO SGUARDO DI SATANA - CARRIE regia di Kimberly Peirce

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     5 / 10  07/05/2014 10:26:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Premessa doverosa: sia del romanzo di Stephen King che del film di De Palma ho ricordi vaghissimi, per cui l'insoddisfazione derivante dalla Carrie versione nuovo millennio non è da addebitarsi a paragoni spietati con opere di indubbio e notevole valore.
Annullato quindi qualsiasi parallelismo con il materiale originale ciò che resta è un horror senza lampi, molto semplicistico, con personaggi regolarmente dati per scontati. Abusata e per di più sviluppata in modo risaputo la storia dell'emarginato: in questo caso una ragazzina cresciuta nell'oscurantismo più becero da una madre psichicamente instabile con la fissa della religione e un viscerale odio per il mondo maschile.
L'alienazione proviene dal non sapersi uniformare, di conseguenza evitare di diventare lo zimbello della scuola è impossibile, soprattutto dopo essere stata data in pasto al giudizio sommario dei social network, escamotage col quale il personaggio viene svecchiato e reso più intrigante agli occhi degli spettatori più giovani.
Il resto è storia nota: con Carrie invitata al ballo di fine anno e vittima di uno scherzo di pessimo gusto, a seguire tremenda vendetta a furia di poteri soprannaturali.
Peccato che una regista come Kimberly Peirce, bravissima nell'affrontare il tema del diverso nell'ottimo "Boys dont' cry", non riesca a trovare lo spessore giusto di un dramma basato sulla disperazione causata dall'assenza di omologazione. Mentre la cattiveria gratuita di cui è vittima viene ridotta alla capricciosa quanto scontata insoddisfazione di una sciacquetta senza arte nè parte.
Un remake piatto ed evitabilissimo con una scena conclusiva davvero pessima.
Buono l'apporto di Chloe Grace Moretz (brava, ma poco nerd per un ruolo simile) e Julianne Moore.