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THE GREEN INFERNO regia di Eli Roth

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steven23     7 / 10  03/11/2015 14:21:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Direi né più né meno di quanto volevo vedere... anzi, probabilmente qualcosa in più visto quanto io e il genere "cannibal" stiamo agli antipodi. Pellicola tutto sommato più che discreta, persino buona in certi passaggi che fanno così da contraltare ad altri decisamente meno convincenti.
Si parte con un fantastico scorcio dall'alto della foresta che accompagna i titoli di testa... e già da qui è possibile capire che non c'è spazio per immagini sporche, sbiadite o che rimandano al passato: no, la fotografia è pulitissima, quasi brillante nelle sue tinte estremamente accese; beh, per quanto mi riguarda non lo trovo affatto un difetto.
Poi comincia il film... e gli elementi che oramai fanno da cardine alle pellicole di Roth ci sono tutti, compresa la solita, lunga introduzione prima di passare all'orrore vero e proprio: conosciamo Justine e il gruppo di attivisti ai quali si unirà, ci viene dato un quadro generale della situazione e di come si svolgerà finché, dopo un'abbondante mezz'ora, l'aereo sul quale viaggiano precipita nel territorio dei cannibali. La calma stemperata solo da sporadici momenti di tensione tenuta fin lì scompare... e tutto accade in fretta, molto in fretta. Prima che ci si possa rendere conto ecco forse la scena più cruenta dell'intera pellicola, quasi il momento in cui Roth da un taglio secco alla prima parte per gettarci nell'orrore del villaggio dei cannibali. Da qui in avanti l'horror diventa elemento preponderante con uno splatter non eccessivo come annunciato da trailer e locandine ma comunque notevole; anzi, personalmente premio proprio il fatto di non aver spinto fin oltre il limite con un elemento che reputo sempre bene dosare con attenzione, salvo poche eccezioni.
Una cosa, invece, che mi sarebbe piaciuto vedere era una maggiore importanza della foresta che circonda i protagonisti: purtroppo viene relegata a semplice sfondo, un vero peccato visto il ruolo fondamentale che avrebbe potuto avere insieme alla tribù di cannibali.
Per il resto direi che Roth centra almeno in parte i suoi obiettivi... voleva fare un certo tipo di critica e ci riesce (arroganza giovanile, social network e influenza sui primi), voleva colpire lo spettatore e lo fa... voleva spiazzarlo con scene in grado di stemperare orrore e tensione e riesce anche in questo malgrado un paio di volte vada decisamente sopra le righe. Però alla fine ci sta, è di Roth che stiamo parlando, è sufficiente conoscerlo un minimo per immaginarsi certe scene.
Ho lasciato per ultimo il capitolo cast e personaggi. Qui lo stesso regista attinge a piene mani da "Aftershock" ripescando svariati nomi, tra cui quelli dei due protagonisti. I risultati sono sì imbarazzanti come sostenuto da molti prima di me, ma con una singola, importante eccezione: Lorenza Izzo. Lei non lo è affatto, l'intera pellicola si poggia sulle sue esili spalle e la ragazza mostra che la mediocre performance di "Aftershock" è solo un lontano ricordo. Pur senza guizzi la sua è un'interpretazione onesta, e non unicamente per scarsità di coloro che la circondano. Se poi ripenso ai vari slasher e teen-horror usciti negli ultimi anni beh, la sua performance qui è senza dubbio sopra la media, altro che imbarazzante.
Il finale non è riuscito a convincermi seppur prologo per quello che, molto probabilmente, sarà il seguito... interessante, invece, la scelta dei titoli di coda in cui, a fianco ai nomi degli attori, si può vedere il loro profilo twitter, giusto per tornare a quanto detto sopra circa i social network.

In definitiva sì, direi un film pieno di difetti in stile Roth ma comunque più che godibile, in grado di intrattenere a dovere e con una buona protagonista. In pratica ideale per la serata che mi ero promesso di trascorrere.