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UPSIDE DOWN regia di Juan Diego Solanas

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  11/07/2013 14:33:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La suddivisione sociale è fisicamente compressa tra due pianeti opposti; ovviamente il benessere e l'opulenza stanno in cima, il luridume e la povertà di sotto.
Adam e Eden si incontrano per la prima volta sul cucuzzolo di una montagna, si osservano a testa in giù in quanto abitanti di mondi speculari e prospicienti. Sarà amore a prima vista con tutte le conseguenze del caso, considerate le norme sociopolitiche che reprimono con violenza ogni tipo di contatto (esclusi quelli di natura lavorativa) tra i due popoli.
Visivamente potente, molto curato, "Upside down" è un film a forte connotazione romantica con efficaci sconfinamenti nella fantascienza distopica. Ben sfruttate le peculiarità gravitazionali ivi presentate, le scene migliori sono quelle in cui il protagonista accede al mondo dell'amata costringendosi ad agire nell'ombra e soprattutto con velocità, visto che il materiale usato per zavorrarsi e beffare le leggi fisiche prende fuoco in tempi brevi.
La rivoluzione degli indigenti passa quindi per un sentimento più forte di ogni avversità, capace di abbattere convenzioni, multinazionali oltre che una fastidiosa amnesia. Qualche buco di sceneggiatura ed alcune situazioni da action-movie risolte in modo troppo repentino inficiano un attimo il valore del lavoro di Solanas, abilissimo nel suggerire premesse a dir poco invitanti poi sviluppate solo in parte in modo soddisfacente.
Avrebbero meritato maggior approfondimento i numerosi simbolismi ma gli aspetti più impegnati vengono appena accarezzati per dar spazio ad una storia trita e ritrita, già troppe volte raccontata e di fatto poggiante sui luoghi comuni dell'amore impossibile. Fortunatamente l'ambientazione permette qualche variazione sul tema e quindi il tutto non si riduce ad uno sdolcinato circo futuristico.