Una coppia di fidanzati per passare qualche giorno isolati dagli altri va a fare campeggio in mezzo al nulla, in montagna, in un bosco, in pieno inverno con la neve. Ma che ideona! Cioè l'idea è del ragazzo, la ragazza pensava che fosse un posto turistico. Cmq il film, fino a 10 minuti dalla fine, a me è piaciuto, mette tensione, paura, è claustrofobico, una ragazza che rimane sola in mezzo al nulla, col ragazzo che ad un certo punto scompare, un uomo con un fucile che si aggira da quelle parti e che sembra minaccioso, poi c'è una donna che sembra un fantasma, il cellulare che non prende (un classico), la ragazza che passa i giorni e le notti da sola in una tenda col cibo che scarseggia e sembra senza speranza! Le riprese con la pila, di notte, sono molto inquietanti. Lei che non riesce a trovare la strada che porta al furgone, la solitudine, ecc. cioè io mi sono immaginata in quella situazione e dev'essere veramente un incubo viverla. Quindi per me questo film la sufficienza se la prende eccome, anche se non succede nulla di chè non annoia e tiene la tensione alta, molto bello anche il sogno che ha fatto la ragazza. L'unica cosa che boccio è il finale. Non è brutto ma non è neppure questo granchè. Avrei preferito un finale diverso (tipo che il ragazzo era d'accordo col cacciatore per uccidere la ragazza, cioè tipo come un pazzo-sadico, oppure che la ragazza si risvegliasse in un manicomio e aveva immaginato tutto). Invece era morta col suo ragazzo con la motoslitta e quello che ha vissuto dopo l'ha vissuto come una specie di fantasma. Era morta ma non voleva andare nell'aldilà. E il cacciatore era la morte? Era un angelo? Boh. È un po' confusionario ma vale la pena vederlo.