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UN GIORNO DEVI ANDARE regia di Giorgio Diritti

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giuditta     6½ / 10  01/04/2013 14:02:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho apprezzato moltissimo Il vento fa il suo giro e L'uomo che verrà, decisamente meno questo ultimo lavoro di Giorgio Diritti.
Terminato il film, le domande che sorgono sono due: "Ah, è finito?!?" e "Sì, è finito. E quindi??".
La storia non finisce (cosa che probabilmente verrà apprezzata da molte persone, a differenza mia), ma soprattutto si sviluppa in malo modo, con "incursioni" in Italia, dove una mamma sofferente e una nonna insofferente cercano di far andare avanti le loro vite, in attesa di notizie della figlia/nipote Augusta, (s)persa in una Amazzonia non sempre ospitale, dove nemmeno lei sa se vuole rimanere ospite o se divenirne abitante a tutti gli effetti.
Sembra che il regista dia diversi spunti di riflessione, senza però farli mai affrontare alla protagonista, che si muove in modo caotico tra una scena e l'altra, tra un suo stato emotivo e mentale e l'altro.
Se nel calderone si aggiungono un laboratorio di restauro delle icone gestito da delle suore, un missionario che vuole costruire un fantasmagorico resort in mezzo al nulla non comprendendo - nonostante anni di missione - la "sua" gente, una pseudo-badante brasiliana che ha il compito di stare accanto alla nonna della protagonista, bambini che spariscono e sgomberi forzati in una comunità che sembra avere in comune solo il desiderio di avere in mano più soldi possibili, le cose che si salvano della pellicola sono la fotografia (bellissima) e la colonna sonora.
Penso sia uno di quei film che, per cadere in un luogo comune, o si amano o si odiano. Io non arrivo a nessuno dei due eccessi, però tendo decisamente verso il non gradimento.