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LE STREGHE DI SALEM regia di Rob Zombie

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8 / 10  30/04/2013 13:42:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eletto a furor di popolo come cantore per eccellenza dell'horror moderno Rob Zombie rivitalizza alla grande logore reminiscenze di carattere stregonesco/diabolico. L 'ennesimo desiderio dominante dell'anticristo è portato sullo schermo attraverso complottistiche atmosfere polanskiane, per poi deflagrare in un finale lisergico ed iperbolico in cui il talento del regista inibisce le logiche seguendo un proprio fil rouge irrazionale composto da visioni luciferine e litanie tenebrose.
Imbruttita da dreadlocks e occhialetti, ma sempre tremendamente sexy, Sheri Moon è la Madre insignita al parto del nuovo sulfureo signore del mondo, a cui gli adepti si prostrano con amore sincero tra sabba e liturgie crudeli in barba a ciò che fece secoli prima l'inquisitore poi maledetto.
Il culto demoniaco viene estratto utilizzando immagini tipicamente zombiane in cui il luridume regna, per poi plasmare un immaginario di stampo cattolico saturo di allegoriche blasfemie per nulla gratuitamente anticlericali, bensì emblemi di un potere che nell'estremismo, di qualsiasi natura esso sia, scade nel male e nel cieco asservimento.
L' immagine orrorifica percorre sentieri già calcati da molti altri in passato, per poi rendersi malleabile e fresca in una regia spesso compiaciuta ma sempre avvolgente grazie anche alla scelta di toni autunnali poi detonanti in un' orgia multicromatica di ambientazione onirica. Zombie dà spazio a tutta la malsana fantasia di cui dispone sfiorando più volte il kitsch eppure tenendo sempre in piedi l' interesse per quest' aggressione diabolica perpetrata tramite un disco in vinile come usanza rocker impone.
Non è una novità trovare la musica come elemento portante della poetica malata del filmaker, musicista ferrato e vizioso nell'infiltrare un loop sonoro in cui i Velvet Underground diventano punto di raccordo tra presente e passato torbido, dal quale emergono marce radici su cui si innalza una nazione.
Continua la crescita di un autore che non ha paura di svelare i propri limiti e offrire il fianco ai propri detrattori, abbandonata la violenza assolata e la citazione facile lascia trasparire una rielaborazione impaziente di ossessioni e passioni, poi concentrate in un film imperfetto, lento e discutibile dal punto di vista narrativo, eppure efficace e visivamente potente, oggetto deliziosamente anomalo per i nostri sensi ottusi da troppo cinema horror usa e getta da multisala, senza contare il tanto osannato underground che, rari casi a parte, fatica a sorprendere.
PeterPan  30/04/2013 22:52:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
....a me mi vien da pensare alle droghe che la gente assume prima di andare al cinema vedere certi film per poi dargli voto così alti e commenti così elogianti...
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  01/05/2013 00:13:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Peter, non ti curare degli altri e pensa all'isola che non c'è.
bye
paul  01/05/2013 02:25:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma non era Vins che si droga per avere paragonato Jem alla Boldrini?
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  01/05/2013 18:23:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Appunto, io che c'entro? :)
VincentVega1  01/05/2013 23:15:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ehi, smettetela.
VincentVega1  30/04/2013 13:53:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ehi, non vale. tu sei troppo di parte.

comunque l'ho rimediato, i voti così contrastanti sono sempre un grande stimolo, e sono lo spettatore più neutro del mondo visto che non mi frega una mazza di zombie e l'horror è un genere per me poco prediletto. non so se sperare in una cacatona stile terza madre o in un buon film. epperò spero più nella prima soluzione.
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  30/04/2013 14:13:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
non sono di parte Gianlu, semplicemente Zombie è uno dei pochi registi horror moderni che nel bene o nel male riescono a suscitarmi qualcosa. Amo il suo stile, che comprendo possa non piacere o risultare irritante. Ciò che per molti è un difetto io lo trovo invece qualcosa di meritevole d'attenzione.

però ti consiglio, onde evitare di abbassare ulteriormente la media di non vederlo, conoscendoti ti farà ****** :)
Ah, se proprio devi in sala sarebbe meglio, vanta un ottimo sonoro che influisce parecchio, vederselo su un pc secondo me sminuisce il tutto.