Non basta un cu.lo per essere trasgressivi, nè falli posticci o fellatio in chiesa. Le dispute tra satanismo e cristianesimo, fato e destino sono una pacchianata pazzesca. Satanico? Forse credete davvero che Glen Benton scuoiasse scoiattoli. Mettere in bocca a streghe avvizzite parole malvagie non è sufficiente per essere inquietanti. Ecco, la mancanza di quiete, è questo il problema del film. A partire dalla colonna sonora passando da un abuso scolastico del colore rosso come sinonimo di ferocia. Ho una certa predilezione per gli horror "visionari" e "malati", e credo che quest'ultimo film del regista tenti di essere l'uno e l'altro fallendo ampiamente l'obiettivo. Il plot procede a ritmo soporifero ed è un peccato perchè l'idea del vinile dei Lords non è male. La tensione viene puntualmente scongiurata da una inventiva scarsa. Non si salva quasi nulla, in tutti i sensi. Sheri non è un'attrice e questa è l'ennesima prova incolore. Un film molto scarno (e ciò ci può stare) che fondamentalmente rivela la sua mediocrità nei collage tra incubo e realtà. Assenza quasi totale di suggestione. Richiami a Polanski e Ken Russell, con minor talento. L'unica sequenza che ho apprezzato è stata quella relativa all'omicidio dello scrittore che si era messo sulle tracce delle streghe. Non sempre i caproni sono trucidi. Kiss the goat - sic transit gloria mundi.