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IL BRACCIO VIOLENTO DELLA LEGGE regia di William Friedkin

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elio91     8½ / 10  15/10/2011 15:11:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Purtroppo uno degli effetti collaterali quando sei l'apripista di un genere è che devi mettere in conto di essere superato. Sotto questo aspetto The French Connection segue il suo illustre successore,sempre diretto da Friedkin,ovvero L'Esorcista. Un thriller rivoluzionario questo come lo è stato poi l'horror demoniaco,ma anni ed anni di film simili (anche riusciti),parodie e variazioni sul tema spesso fanno dimenticare gli effettivi meriti di questi due film.
Friedkin ha avuto una carriera altanelante ma è un signor regista.

The French Connection rimane un film grandioso e senza tempo,dallo stile documentaristico crudo e violento per l'epoca,oltre che rivoluzionario. Veloce nello svolgimento e realistico che più non si potrebbe,non a caso la storia è presa fedelmente dalla cronaca del tempo e gli attori protagonisti andarono davvero per le strade newyorkesi con i veri Doyle e Russo (il primo ha anche un piccolo ruolo).
Sequenze volutamente monotone come quelle dei pedinamenti,portate all'eccesso da Friedkin,vengono improvvisamente interrotte da altre di grande intensità: quella dell'inseguimento al treno (scena girata con grandi rischi) o del pedinamento al marsigliese in metropolitana sono da antologia.
Anche l'enigmatico sparo finale getta ombre su una vicenda che rimane di grande ambiguità e mostra nei limiti il modo di agire di delinquenti e poliziotti della New York sporca dei '60. Un limite,quello dei metodi usati dalla polizia,che spesso viene travalicato e finisce nella violenza pura. Anni dopo è bello riscontare l'influenza gettata da questo film anche su serie tv come The Shield,che non a caso oltre ad avere lo stesso stile documentaristico tratta di poliziotti simili nei metodi e nei dilemmi morali.

Piccola curiosità: uno dei personaggi più memorabili,ovvero il francese interpretato dal luciferino ed enigmatico Fernando Rey,è arrivato sul set per sbaglio. Infatti il regista voleva "l'altro" attore che lavorava abitualmente per Bunuel,Rabal,ma non ricordandosi il nome la produzione contattò Rey che entrò quindi per sbaglio nel progetto. Errore fortunato: la sua figura impenetrabile fino alla fine resta uno dei motivi del successo di questo grande film.