tylerdurden73 6½ / 10 17/05/2013 14:33:58 » Rispondi Rispetto ad altri home-invasion a rapire immediatamente l'attenzione è la contrapposizione tra la famiglia perfetta (o almeno così pare) e quella speculare in senso opposto. Il male è perpetrato non da spietati criminali, bensì da un'unita affine, in cui il decadimento sociale e una visione distorta della realtà hanno portato percezioni distruttive come gelosia e ambizione a sfociare in territori mentali che pongono gli aggressori in una deformazione malata del sacro valore famigliare. Presupposti importanti non sostenuti però da un lavoro di scavo psicologico adeguato nonostante la bravura del padre invasore James D'Arcy, il migliore insieme all'addolorata Selma Blair, con motivazioni abbastanza approssimative come il background di compagna e figlioletto. Più un escamotage invece l'elaborazione del lutto da parte delle vittime che comunque, per come viene usato, esprime una certa forza. La violenza fisica è poco presente, tiene banco un subdolo insinuarsi che sfocia in momenti ben congegnati soprattutto quando l' imbarazzo monta durante una cena che si trasforma ben presto in surreale punto di svolta. Purtroppo si perde qualcosa quando dovrebbe essere l'azione a farla da padrone, senza contare che un paragone a livello di cattiveria con pellicole analoghe come l'inarrivabile "Funny games" o il brutale "Secuestrados" è impensabile. Ben riportato il turbamento nel soggiacere a una tale feroce intrusione della propria intimità materiale, meno centrate le giustificazioni alla base dell'atto in cui follia e invidia emergono con troppa semplicità.