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HANNAH ARENDT regia di Margarethe Von Trotta

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Compagneros     6½ / 10  13/10/2014 19:37:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Riuscito solo in parte. Molto difficile fare un film intorno ad una questione filosofica come la banalità del male. Ne risulta un film comprensibile a pieno solo per quanti già conoscono la Arendt. Heidegger sembra quasi relegato al ruolo di professore nazista, nonostante sia da più parti considerato il massimo filosofo dello scorso secolo. Hans jonas - cui si deve una importante riflessione sul concetto di Dio dopo Auschwitz - figura solo come l'amico astioso e ferocemente anti-nazista.
La figura della Arendt emerge bene invece: intelligente, ostinata, coraggiosa e un pizzico boriosa. Una grande intellettuale.
in definitiva, un film interessante, con tutti i limiti che può avere questo genere di pellicole.