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THE MASSACRE regia di Stefano Bertelli

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Jolly Roger     3½ / 10  13/05/2013 09:34:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Finalmente ho un attimo di tempo per dedicarmi a The Massacre col giusto impegno che questo film richiede! Io, pur essendo amante dell'horror, ignoravo totalmente l'esistenza di questo film, che mi è stato consigliato dall'amico Oh Dae-Soo, che ne ha scritto la recensione per primo in Italia (qui sotto). Quindi mi sono proiettato sul tubo alla prima occasione e mi sono sparato The Massacre.

Dunque, direi due cose. La prima, che The Massacre è, ovviamente, la versione nostrana di The Texas Chainsaw Massacre. Potrebbe benissimo chiamarsi "Il Massacro Del Seghetto Nostrano". Tutto, in questo film, pesca ad ampie mani dal lavoro di Hooper.
La seconda, beh...su questo film non ho molto da dire, se non confermare quando detto nel commento precedente, in cui c'è già tutto. Allora farò così: mi limito a sottolineare 3 scene in particolare, quelle che mi hanno più colpito di più per la loro insanità mentale:

1) nella famiglia nostrana di massacratori, c'è un ragazzone stupidotto, peraltro doppiato da un bambino che avrà circa 3 anni, tipo i bambini calciatori di Holly & Benjj per intenderci. Questo ragazzone è sempre solo e, quindi, ha come unica compagnia le galline...tant'è che, quando compra le patatine chips (che per lui sono una leccornia da grandi eventi), le porta nel pollaio per dividerle con le sue amiche, dato che si sentirebbe in colpa a mangiarsele tutte da solo...
Il problema è che, dopo aver dato le chips alle galline, gli viene in mente che i suoi fratelli, se si accorgessero che le galline non hanno mangiato il loro mangime, darebbero la colpa a lui che le ha riempite di patatine....e allora che fa? No, dico, che fa?
Si mangia lui il mangime delle galline!!
Puah. Che schifo. Ma poi perché lo fa? Non poteva semplicemente buttare via il mangime?! La scena è ridicola, però trasmette bene l'insanità mentale del personaggio.

2) anche in The Massacre c'è la famosa, gloriosa, scena della Cena della famiglia dei pazzi, che rappresenta il climax del film originale. Però qui non siamo in Texas. Siamo in Italia.
Ciò significa che la cena non può essere una semplice cena. Nella miglior tradizione nostrana, una cena della famigliola riunita al tavolo DEVE per forza trasformarsi in un'abbuffata senza pietà, senza vergogna, senza ritegno alcuno: sulla tavola girano montagne di carne che gli astanti sbranano con avidità, ovviamente senza posate ma con le mani, facendo rumore con le fauci e sbrodolandosi il muso com'è giusto fare alle feste paesane, il tutto accompagnato da fiumi di vino rosso. Perché, quando la cena inizia, inizia anche una guerra tra noi e la quantità di cibo che il nostro stomaco può contenere.
Poi, una volta finito, non può certo mancare la pennichella degli astanti attorno al tavolo. Estremamente provati da quel gozzovigliare, tutti i membri della famigliola cadono addormentati, anzi praticamente svenuti, attorno al tavolo.

3) anche qui, come in Non Aprite Quella Porta, c'è la classica scena dell'inseguimento con la motosega. Qui però la scena è anticipata da un siparietto che mi ha fatto ridere a crepapelle. Dunque, quando si accorgono che la final girl sta fuggendo, il Leatherface nostrano si precipita nello sgabuzzino degli attrezzi ma, anziché prendere la motosega…prende in mano un seghetto, tipo di quelli che si usano alle scuole elementari per segare il compensato! Mentre si appresta all'inseguimento compare il boss dei cattivi, che, vedendolo con sto coso in mano, resta impietrito con una faccia incredibile a metà tra lo stupore e il disgusto, e gli urla addosso "MA CHE C.AZZ.O STA FACENDO?! VAI A PRENDERE LA MOTOSEGA!". Grandissima scena, resta impressa.

Vorrei infine dire che il regista è molto bravo. E' sicuramente un giovane talentuoso, inoltre ha curato anche la fotografia, che è ottima. Purtroppo più di così non poteva fare, questo film avrà un budget di mille Euro ed è un prodotto amatoriale; gli attori sono probabilmente un gruppo di amici che hanno aiutato il regista a fare il film.
Quindi, il mio voto negativo non è una bocciatura totale. Semplicemente ci sono dei difetti che ne inficiano il risultato, come la recitazione non professionale, il budget ridotto, il doppiaggio davvero assurdo…tutto ciò va a incidere negativamente su un lavoro che, in qualsiasi altro paese - più attento ai giovani e al cinema emergente, sarebbe stato di tutt'altro livello.
Quindi è un voto che dò con simpatia e con incoraggiamento. Un complimento a chi ha realizzato questo film, la cui visione anche io mi sento di consigliare a tutti. Anche perché, nel panorama italiano horror sia vecchio che nuovo, realizzare un film slasher del tipo più "pesante" e più malato, cioè del tipo di Non Aprite Quella Porta per intenderci, rappresenta una bella sfida ed è senz'altro una novità.
Anche noi abbiamo i nostri Rednecks!!!!