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LEMONY SNICKET - UNA SERIE DI SFORTUNATI EVENTI regia di Brad Silberling

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     4 / 10  16/04/2005 20:44:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dio, quant'è artificioso questo film... ridondante, eccessivo e soprattutto molto deprimente...
Il voto sminuisce in parte la sua natura: al di là delle indiscusse qualità foografiche, , è dettato soprattutto dal fastidio intollerabile che ho provato dal primo all'ultimo minuto per la storia, lo svolgimento e il finale, vergognandomi anche un po' di essere andato al cinema - su suggerimento di persone affidabili - ed escerne uscito con il metaforico sogno di non aver assistito - ahimè - alla fine miseranda dell'intera famiglia Baudelaire (salviamo la ragazzina, via)

Il punto è che con questo film il cinema si autolimita, dichiarando inerme le sue origini ed ispirazioni? Ma quale Tim Burton, al massimo potremmo dire che questa favola grottesca e tutta giocata sulla caricatura sembra una galleria di manierismi che tenta goffamente di evocare il Blake Edwards degli anni sessanta (La grande corsa), un po' di Jules Verne e qualcosa delle atmosfere sinistre della Hammer. Toh ci si ritrova di colpo a rimpiangere Alexander Mackenftick e la sua beffarda ironia british o persino Robert Hamer: curioso che la vicenda del perfido conte interpretato da Carrey rievochi proprio quell'indimenticabile black comedy che fu "sangue blu". Paragoni improponibili, che se è vero che Carrey è un gigione impressionante (per quanto più fisico che mentale) non è ancora e forse non sarà mai degno di un'Alec Guinness... Poi ti porti dietro un po' di glamour dark della compagnia di teatro che sembra uscita dal Rocky Horror Picture Show e il gioco è fatto

Ma il cinema, più tradisce la sua vocazione narcisistica, più impara a collaudare emozioni che ormai lasciano il tempo che trovano: case diroccate da cui escono vaghi fasci di luce e continue ragnatele, le solite forzature del make up che imprudentemente vorrebbero spaventare ancora grandi e piccini, come ai tempi delle favole gotiche... prendi Disney, e ti ritrovi un Carrey vampiresco doppiato come fosse Gassman ospite d'onore nel maniero di un'altro conte famoso interpretato da Christopher Lee...
Poi tra i retaggi di questa Cultura grossolana dell'effetto (anche suggestivo non lo nego) e della prevedibilità, ecco questi orfanelli che cercano "un piccolo posto sicuro in un mondo inquietante", con tante grazie alla Rowling
Unico momento plausibile, che finemente avversa tutta la caricatura forzata delle star (peterpanismo o schizofreni(egocentri)smo?), la dimora della "zia" Josephine (Streep) invasa dall'uragano, con quegli elettrodomestici che si distruggono e almeno lì, davvero, c'è un vago senso d'inquietudine. Il resto, compresa la rappresentazione teatrale che puzza di allegoria ska, è insostenibile.
E' buffo che anche il cinema che non vive la realtà possa sfuggire ai miei parametri di riscoperta.
Invia una mail all'autore del commento Gualty  17/01/2010 05:08:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Stavo completamente scartando questo film, data la tua pesante bocciatura. Poi ho dovuto far da 'censore', visto che era stato messo nel sacco 'per le cuginette'.
Nonostante sia molto stucchevole, caramellato dalla voce narrante fino alla fotografia acquarellata, resta molto piacevole da vedere. E, guardandolo senza attese e aspettative burtoniane, lo si può apprezzare per la meravigliosa realizzazione. Non bisogna dimenticarsi che è una trasposizione cinematografica di un libro per bambini. Di enorme successo. Quindi, come film per bambini, è persino poco commerciale.
Per quanto riguarda i paragoni con l'età d'oro della cellulosa, purtroppo sono ancora troppo ignorante per commentare, non mi resta che continuare a scoprire nuove vecchie perle..spesso e volentieri grazie ai tuoi commenti.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  16/04/2005 21:11:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Chiedo scusa a una ragazza a me molto cara a cui invece è piaciuto molto
Reservor dog  22/02/2006 14:03:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il cinema può anche essere intrattenimento fine a se stesso senza necessariamente ergersi ad arte. Non è il caso di sprecare tante parole per bocciare un film che ha palesemente come suo unico intento il semplice piacere della visione.
edo88  24/10/2008 20:06:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono totalmente in disaccordo.
E' persino migliore del cugino Potter.
fidelio.78  16/02/2006 13:26:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sei grande Luca.
10 e lode!!
rox special  18/04/2005 15:45:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
i tuoi commenti sono sempre un capolavoro! complimenti...