andreapau 7 / 10 07/05/2013 12:12:16 » Rispondi Miele è un nome di servizio, dolce come la morte che pretenderebbe di somministrare a chi, pur desideroso di vivere, una vera vita non ha piu' perchè essa coincide con sofferenza. Questo film si avventura dentro il tema, a mio avviso inestricabile, dell'eutanasia, inteso come atto pietoso impossibile da normare se non con la libertà di coscienza dell'individuo. E pure in questa libertà "radicale" è impossibile orientarsi con una bussola comune, perchè come è unica la vita, unica è la morte. Mi è piaciuto perchè non è didascalico e anzi, evita di fornire linee guida, e se possibile ingarbuglia i già confusi pensieri di ognuno di noi riguardo la materia. C'è l'ipocrisia, a tutti i livelli..nella pietà dovuta e scontata alle bestie, ma negata agli umani. Ma anche nella formula rituale utilizzata per dissuadere il paziente. Nell' esosità e mercificazione della somministrazione della fine delle sofferenze. Nel ritenersi portatori di una morale, di un'etica piuttosto assolutoria, che si permette di discernere su quanto sia meritevole di morte il malato vero rispetto a quello "oscuro".