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IL GRANDE GATSBY (2013) regia di Baz Luhrmann

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Manticora     7½ / 10  19/05/2013 18:35:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Luhrmann non si smentisce, anche se personalmente non mi è dispiaciuto, certo il regista australiano non mi ha mai particolarmente convinto, vedi Moulin rouge e Australia, solo Romeo e Giulietta ha un senso, nel contesto il cui si trova.
così Gatsby rappresenta la summa dello stile sia visivo che narrativo in cui Luhrmann cala i personaggi. A dispetto della storia, che sinceramente non rappresenta molto dal punto di vista narrativo, poichè il grosso limite di Fitzgerald è non tanto la scrittura, comunque interessante, ma l'argomento. Un intreccio sentimentale, con storia d'amore, ma in cui i personaggi mi sono sembrati sempre un pò anonimi... in questo caso l'opera cinematografica supera abbondantemente quella letteraria. A dispetto della narrazione il regista imposta un escamotage narrativo sorprendente, poichè la difficoltà era la narrazione di Nick, in prima persona, così l'uso della narrazione di un periodo di vita, in cui era giovane, ma tutti bevevamo troppo, riesce a creare i risvolti per incominciare la narrazione cinematografica. Tobey Maguire è un Nick Carravay ingenuo e squattrinato, purtroppo lo stile recitativo risente delle prove passate, e la faccia da pesce lesso funziona, ma a tratti. Carey Muligan è lievemente scomoda, ma la Daisy che interpreta riesce comunque a essere coinvolgente. Sorprende invece Isla Fischer, irriconoscibile con capelli a caschetto anni 20 e occhioni blu aquamarina, nel ruolo di Jordan Baker, in cui surclassa e non poco la Muligan, Joe Egerton si rivela nella sua consapevolezza di incarnare perfettamente Tom, il "giocatore di polo" arrogante, rozzo, ricco e sospettoso, perfetto rivale di Jay Gatsby, in cui Leonardo di Caprio distilla il suo consueto stile, riuscendo ancora una volta ad "essere" Gatsby, più che impersonarlo, con perfetto stile, elegante, accativante, simpatico, ma anche insicuro e emotivo. A questo punto non mi stupirei se finalmente vincesse l'oscar, l'accademy è sempre più palesamente confusionaria, e potrebbe premiarlo più per quello che incarna che per la sua interpretazione, comunque ottima. Un plauso alla colonna sonora, assolutamente perfettamente coinvolgente, che accompagna la visione del film riuscendo a non stonare per niente. Inoltre scenografie e costumi sono di gran classe, senza essere pacchiani, lo sfoggio di ricchezza e faschion non stonano, certo le vedute digitali a volte sono un pò fuori luogo, senza contare alcuni piccoli errori, tipo auto che corrono come macchinucce majorette, ma sono peccati veniali che non stonano più di tanto. Nonostante la durata il film scorre bene, fedele in maniera quasi pedissequa al romanzo, ma riuscendo allo stesso tempo ad incarnarne lo stile, senza perdersi troppo nei dettagli, di una narrazione che parla dell'America. Finale da libro, e in definitiva una prova riuscita.
"Vecchio mio!"
dagon  19/05/2013 19:39:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti credo che Isla Fisher è irriconoscibile nel ruolo di Jordan Baker... non è lei.... Isla è la moglie del benzinaio ;-)
Manticora  20/05/2013 09:56:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Effettivamente non mi tornava! Perchè il volto non corrispondeva, comunque il suo ruolo è un pò tagliato via devo dire!