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A LADY IN PARIS regia di Ilmar Raag

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7 / 10  23/05/2013 16:07:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ogni piccola riserva sul film è nulla rispetto alla recitazione delle due interpreti principali, in particolare una superlativa (altro che rediviva) Jeanne Moreau, classe 1928, che a 85 anni si concede perfino uno strabiliante momento di seduzione (...). A Lady in Paris difetta forse nella sua difficoltà a trovare una vera collocazione, in bilico tra dramma e commedia, come se fossimo sul set di Quasi amici ma sullo sfondo le immagini tristi e monolitiche di Amour di Haneke. Sì, perchè la solitudine che pervade la vita di Frida, ma anche quella di Anna, ricorda la stessa che intercorre i due coniugi di Haneke davanti al tempo inesorabile del dolore e della malattia. Per mia esperienza personale, cmq., potrei obiettare sul comportamento della badante, troppo fragile e ritrosa (almeno inizialmente) per accudire un "osso duro" come la supponente e capricciosa Frida. E non mi sembra troppo professionale l'intromissione nella vita privata e sentimentale della donna da parte sua... c'è un'etica che però è funzionale al racconto, ma per altri versi è un film posato ed elegante, quasi poetico (la visita di Anna alla tour eiffel nelle prime luci del mattino, con la valigia in mano), forse fin troppo sommesso, ma delizioso. E comunque è un film che, nonostante tutto, dimostra la forza di una vitalità ora respinta, ora cercata, nell'invocazione troppo spesso assente di un aiuto forse tardivo