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LA FINE DEL MONDO (2013) regia di Simon Pegg, Edgar Wright

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  17/01/2014 11:50:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il mitico Golden Mile di Newton Haven ancora affrontato, come all'inizio degli anni '90 quando una banda di ragazzini casinisti tentò l'impresa per poi abbandonare. Dodici pub in cui scolarsi (almeno) una pinta di birra e resistere fino all'alba per poi godersi il meritato dopo sbronza; Gary "Il re" King rimette insieme il gruppo più di vent'anni dopo per completare ciò che è rimasto in sospeso. Dietro il suo gesto tanta solitudine ed una vita ferma allo stop da troppo; occhiale e spolverino alla "Matrix", t-shirt e tatuaggio dei Sister of Mercy, "Il re" è l'unico ad essere rimasto ancorato a quella notte, l' animo adolescenziale è rimasto tale e il bisogno di rituffarsi in un passato ricco di speranze regolarmente disilluse lo convince alla scorribanda alcolica. Gli eventi della vita hanno diviso gli inseparabili di un tempo, ha creato qualche dissapore tra essi ma l'impresa si tenterà tra qualche attrito di troppo.
Il raggiungimento dell'obiettivo però è ancora una volta difficoltoso e non per l'abuso di alcol e droghe, bensì per qualcosa di non umano che ha preso possesso della città. Dopo l'horror e l'action movie "La trilogia del cornetto" si chiude parodiando i film di invasione extra-terrestre poggiando sulla verve di Simon Pegg e Nick Frost, e sull'ottimo spessore di attori british fino all'osso come Marsan, Considine e Freeman. Ne esce una folle corsa per sfuggire l'apocalisse con citazioni continue a certa sci-fi impegnata, coniugata a una piacevole serie di gag tra il demenziale e lo scurrile. Tutto senza dimenticare le divertenti scaz.zottate rievocanti le mitiche risse da saloon del cinema western, con bizzarra variante riguardo la forte quantità di liquido blu sparso in ogni dove.
Alcune situazioni ripetitive e una perdita di brillantezza verso il finale (anche se l'epilogo nei sotterranei del World's End è ottimo) non permettono totale entusiasmo, tuttavia la demenziale amalgama firmata Wright e Pegg, qui in versione fantascientifico-nostalgica, funziona tranquillamente anche questa volta.