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IL GLADIATORE regia di Ridley Scott

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Requiem     7½ / 10  02/01/2006 15:16:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il gladiatore è un film apprezzabile solo se lo si guarda come puro spettacolo.
Ridley Scott non vuole fare un film storico, ma solo un kolossal di intrattenimento, con grandissima messa in scena e largo uso del digitale, che permette la ricostruzione del colosseo come era ai tempi.
Se storicamente non vale niente, "il gladiatore" funziona invece egregiamente come film di intrattenimento, con scenografie sontuose, un ottimo cast diretti in maniera facilente riconoscibile dal regista di "Blade Runner", che condisce tutto con intrighi alla Shakespeare che rendono + avvincente il racconto.
Molto inferiore al + recente "Le crociate", nonostante il cast sia al contrario di gran lunga superiore, ma cmq rimane innegabilmente un bello spettacolo da guardare per puro divertimento.
Nel gladiatore si trovano tutti i difetti che si vogliono, la ricerca dell'immagine di Scott è quanto mai evidente, ma Scott è capace di fare quasti film, e il risultato è molto positivo, anche perchè aiutato da un grandissmo cast. Crowe meritava forse ancora di + la statuetta per la grande prestazione in "Insider" di Michael Mann, ma anche qui rimane una gran presenza. E anche il resto degli attori sono perfetti, sia Phoenix che la Nielsen, e sopratutto ,all'inizio, un superbo Richard Harris.
Marlon Brando  29/03/2007 19:34:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non puoi considerare questo film puro intrattenimento,:non è sicuramente un capolavoro (gli ho dato 9 per affetto), ma non è un film fine a sè stesso o senza tematica.
frine2  13/02/2006 01:12:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Connie Nielsen mi è parsa molto debole (e malvestita, oltretutto). Trovo comunque indimenticabili, oltre a Richard Harris, Oliver Reed e David Hammings.
Mi sembra che non si sia abbastanza insistito sul personaggio dell'allenatore/padrone della scuola gladiatoria (Reed) e su quello dell'organizzatore dei ludi (Hammings). Quest'ultimo, in particolare, è un vero liberto/parvenu, volgare quanto basta per comprendere i gusti del popolino, e tuttavia dignitoso e disinvolto nella sua figura di grasso imprenditore effeminato, quasi un cinedo. Un personaggio che non sarebbe stao fuori posto nel Fellini Satyricon.