caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

IL GLADIATORE regia di Ridley Scott

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
The Monia 84     8 / 10  09/12/2006 20:26:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lasciando perdere la sua inattendibilità storica, il Gladiatore è uno dei film dove arte, spettacolo e dramma si mescolano meravigliosamente per due ore e mezza.
I suoi punti forza sono molti: Crowe e Phoenix; la battaglia iniziale (stile Salvate il Soldato Ryan); i combattimenti nel circo con un montaggio eccezionale, musiche trionfanti.

Certo è che da Ridley Scotto ci si aspetta sempre qualcosa di indimenticabile come Thelma e Louise o Alien.
shogun  24/01/2007 13:53:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scotto chi! l'amico di quello che vende il riso per televisione?
The Monia 84  24/01/2007 14:06:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Capperi, non son riuscita neanche a citare lo zio Gerry :)
frine  14/12/2006 01:24:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'ho rivisto per la terza volta ed è inutile cercare di negare la sua straordinaria forza di suggestione, basata soprattutto sulla magnifica fotografia, sui combattimenti mozzafiato e sulle eccellenti interpretazioni.
Ma, sul piano storico, rimane una colossale falsificazione, basata su due assunti inaccettabili:
1) Una presunta, definitiva vittoria di Roma sui barbari (col cavolo: i barbari avevano già vinto molte volte, A Vienna le presero, ma in seguito sarebbero tornati a vincere sempre di più);
2) La velleità, a dir poco demenziale, di restaurare la repubblica in un tempo in cui l'impero scivolava fatalmente verso il Dominato, con sempre maggiore asservimento del senato nei confronti dell'imperatore.
Che un principe intelligente e pragmatico come Marco Aurelio intendesse affidare la successione ad un comandante delle milizie, per quanto leale e valoroso, è inconcepibile. I capi militari avevano la brutta abitudine di _ammazzare_ gli imperatori, altro che rispettarli e venerarli:-(
Difatti, Marco Aurelio lasciò l'impero a Commodo dopo averlo associato al governo mentre era ancora vivo. Commodo poi fece a modo suo, concentrando il potere nella città di Roma e tentando di accattivarsi il popolino con i ludi gladiatorii che non piacevano al filosofico padre;-) Comunque Commodo restò in carica dodici anni, e alla fine venne ucciso in un complotto ordito dalla propria compagna Marcia (sebbene ne avesse assecondato la religione cristiana, ponendo fine alle persecuzioni) e da alcuni cortigiani che, a quanto pare, temevano di doverlo affrontare nell'arena.
Ma tornando al film, l'interpretazione di Joaquin Phoenix è talmente sublime, nella tragicità del personaggio che interpreta, da lasciarmi sempre senza fiato. E' lui il vero protagonista, perseguitato da quello spettro shakespeariano che è Maximus. Il vero valore del film sta in questo antagonismo crudele e implacabile.
Purtroppo gli altri personaggi non sono credibili, a cominciare da Lucilla/Connie Nielsen che è molto più antipatica del fratello, per continuare con il bambino (che non ha un solo attimo di sgomento di fronte al cadavere del pur affettuoso zio). Non parliamo dei senatori ribelli: io li avrei buttati ad bestias (in fondo anche i leoni hano fame, poveretti). Ammirevole, comunque, l'interpretazione di David Hemmings nel pur breve ruolo del direttore dei ludi. Ai tempi dell'impero romano, un uomo di spettacolo doveva proprio essere così: cinico, imperturbabile e precocemente mediatico.

The Monia 84  16/12/2006 12:39:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono completamente d'accordo con quello che hai detto. Mi dispiace perchè di Scott mi ricordo pellicole come Alien, Blade Runner e Thelma e Louise che son tre film totali per emozioni, pathos, intensità, ricchezza di contenuti e filtri usati per proporli.

Il Gladiatore restan comunque due ore di grande cinema. Ma se Scott ci avesse messo lo scrupolo di una volta e una sceneggiatura di livello superiore (non si offenda lo sceneggiatore)... non oso pensare cosa saltava fuori.
frine  18/12/2006 04:06:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il film è già molto bello così com'è. L'avevo accettato fin dalla sua prima uscita (quando i Catoni della correttezza storica lo stroncavano) e non me ne pento. E' emozionante, innovativo e magnificamente recitato. Mi preoccupa solo l'idea che possa essere strumentalizzato a fini falsamente propagandistici, con quella "Roma vittoriosa" che in realtà stava scivolando verso la decadenza....
Indubbiamente Scott ha diretto capolavori assoluti (fra cui anche "I duellanti"), mentre il "Gladiatore" ha i suoi bravi difetti. Ma ha anche il merito di avere rilanciato il filone storico-mitologico, e personalmente penso che questa sia una cosa utile.