Atton 8½ / 10 28/12/2006 02:57:31 » Rispondi Finalmente commento uno dei miei primi amori cinematografici. Il gladiatore sfrutta l'ambientazione romana per creare un'avvincente e sanguinoso duello tra due uomini: il primo buono, giusto, quasi odioso nella sua perfezione (come capisco Commodo!), il secondo spietato, crudele ma con una certa sensibilità (offuscata dall'efferatezza dei suoi crimini). Il film non ha pretese storiche nè di ambientazione (l'antica Roma era molto diversa) nè di personaggi, infatti sarebbe stato molto meglio usare nomi inventati. Nemmeno dal punto di vista simbolico il film rappresenta un granché. Ma i punti a suo favore sono molteplici: il talento visionario di Ridley Scott che vedendo un' imperatore che fa il pollice verso ha inventato di sana pianta questa fantastica storia, la ricostruzione digitale, le fantastiche battaglie ma soprattutto la meravigliosa colonna sonora (una delle più belle che ho mai sentito) e le straordinarie interpretazioni di Russell Crowe e Joachin Phoenix (quest'ultimo è strepitoso). Questi elementi rendono questo uno dei film emotivamente più coinvolgenti che abbia mai visto, e per questo dò un voto forse più alto di quanto merita, ma io non sono un critico e me ne vanto.
Il finale avrebbe dovuto essere diverso. L'improvvisa morte di Oliver Reed (Proximo) ha costretto lo sceneggiatore a far morire il suo personaggio, mentre nello script originale avrebbe dovuto salvarsi ed esserci lui nell'ultima scena al posto di Djimon Hounsou (Yuba) a seppellire il suo "rudis" dicendo le parole "adesso sei libero". Avrebbe avuto molto più senso così ma tant'è.