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LA GRANDE BELLEZZA regia di Paolo Sorrentino

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Pasionaria     8 / 10  23/05/2013 17:04:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La grande bellezza è un film il cui incipit ti lascia senza fiato per lo stravolgente incanto, l'ingresso in scena del protagonista ti s'incolla al cervello e al cuore per mai più abbandonarli: ll'immensa espressività di Servillo non ha alcun limite.
Dunque un film che subito ti cattura completamente e ti spinge ad abbandonarti alle sequenze successive, ad assaporare con gli occhi e con le orecchie le visioni e le armonie sorrentiniane , che dall'inizio della carriera del regista, ne hanno segnato l'inconfondibile stile.
Roma più bella e più vera che mai, racchiusa tra la bellezza della sua Storia e della sua Arte e lo squallore di certa fauna umana, il cui habitat non è altro che quella mondanità grottesca già da anni denigrata nella rubrica "Cafonal" del blog di Dagostino : la fusione di raffinatezza e gusto becero scorre sotto i nostri occhi attraverso maschere, fantasmi del nulla.
Su scenari barocchi, borderline tra eleganza e Kitsch, sovrasta Jep Gambardella, magnifico personaggio delle notti romane, creatore e distruttore delle stesse, consapevole carnefice di quel mondo decadente di fine impero. Una maschera bifronte lo salva, comico e tragico si fondono, l'ironia lo guida verso la maturazione di una lucidità sempre più spietata, che lo rende desiderabile da tutti, come un saggio da consultare. Ma la propria consapevolezza, quando si ritrova solo, lo inabissa nei ricordi del passato, nei rimpianti camuffati da spietato cinismo, che però non riesce a sfuggire alla sensibilità propria del personaggio, all'accidia, causa del vuoto mediocre di cui si è circondato.
Lo sguardo di Sorrentino su Roma commuove, quell'alone crepuscolare la rende quasi irreale, un sogno surreale. Ma è uno sguardo che non si posa solo su Roma, lambisce l'etica in cui ciascuno di noi può ritrovarsi: le nostre brutture, le nostre sconfitte, soprattutto le nostre ipocrisie.
La grande bellezza è un film ambizioso e potente, non per questo perfetto. A mio parere non è il migliore del regista per certi "giri in tondo" della sceneggiatura che, a tratti, smorzano la forza del film. Tuttavia non si può fare a meno di assaporarselo ed è raro sentirsi così pienamente tronfi di suggestioni estetiche e nel contempo profondamente interiorizzati. Esperienza unica.

oh dae-soo  23/05/2013 20:37:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bellissimo commento Rita, sei quella che più si è soffermata sul personaggio di Jep, talmente sfaccettato da meritare una rece a sè.

Difficile dare voti, credo che il più giusto visti tutti i difetti della pellicola sia il tuo, forse anche meno, ma io ho voluto dare un voto non tanto al film ma a quello che mi ha lasciato, una sensazione incredibile. Voto alla potenza del film, al suo lascito.

Sì, esperienza unica.
Pasionaria  24/05/2013 20:15:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho letto con interesse anche il tuo lungo commento e ne ho percepito la passione per il cinema "pensato e fatto bene".
Sai che ti dico? Questo per me non è il migliore di Sorrentino, ma è la sua potenza a lasciare il segno, impossibile uscire dalla sala indifferenti. Leggo che l'hai colta anche tu.
La scena in cui compare Servillo è magnifica, mi si è stampata, quel suo sorriso sardonico è perfetto.
Pure la fotografia folgorante. La parte invece che ho trovato fuorviante e poco congrua è quella relativa alla suora-santa.
oh dae-soo  24/05/2013 20:45:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come avrai letto, sono d'accordo anche sulle virgole :)
andreapau  11/06/2013 13:27:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
mi piace, brava