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LA GRANDE BELLEZZA regia di Paolo Sorrentino

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phemt     8 / 10  03/06/2013 15:57:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Più che un remake de La Dolce Vita aggiornato al 2010 (ma c'è ugualmente parecchio Fellini), più che un incubo dai toni Lynchiani (ma c'è anche parecchio Lynch), più che un desolato e desolante sguardo accorato alla vacuità della borghesia romana, l'ultima fatica di Sorrentino è un viaggio nella solitudine moderna, spesa tra feste squallide con musica da due soldi e fiumi di cocaina, mentre sullo sfondo si agita la grande bellezza della Città Eterna...

Sorrentino continua il suo percorso cinematografico cambiando poco o nulla del suo stile, la solita regia notevole, la solita fotografia molto curata, la solita attenzione ai particolari, il solito immenso Servillo, la solita passerella di personaggi grotteschi e spesso inconcludenti se non inutili, le solite frasi ad effetto a profusione, la solita prolissità che fa capolino ogni tanto, il solito stile frammentario... Ma il tutto vive all'interno di un opera in cui Sorrentino fonde alla grande musica ed immagini dando un senso a quello che, effettivamente, a prima vista può sembrare un grande baraccone confuso...

Purtroppo il film paga una sceneggiatura un pelo deboluccia qua e là, ma la bellezza di alcune singole scene è ragguardevole... Tanto per citare in maniera sparsa: la festa iniziale, Servillo che demolisce la supponenza della sua amica, Servillo che spiega alla Ferilli come comportarsi ai funerali, la cena con la Santa, la contessa a noleggio che ascolta la sua nascita nel museo e così via...

Ottimo il cast, a parte Servillo (ormai imprescindibile in un certo tipo di cinema d'autore moderno), brilla un Buccirosso che Sorrentino sa sempre gestire perfettamente, una Ferilli al top della carriera, un Verdone dimesso (e pure un pelo imbolsito) ma funzionale al personaggio... Citazione obbligata a Herlitzka, assolutamente perfetto e a una Serena Grandi ormai alla deriva più totale che almeno mostra di avere grande autoironia...
Imbarazzante ed inutile il cameo di Venditti, simpatico quello di Lillo!

Imperfetto quanto volete, ma coraggioso e feroce, sarà pure surreale ma assolutamente verosimile, esempio di cinema d'autore come non ne avremo mai abbastanza... Onestamente lo squallore che trasmette la festa iniziale è una roba che, da sola, rende il film meritevole di almeno una visione... E al momento, secondo me, in Italia solo Sorrentino è in grado di girare una scena del genere!
Senza considerare il notevole sottotesto malinconico e decadente che trasuda da ogni sequenza!
Potrà non piacere ma ad avercene più spesso di pellicole del genere...