caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LA GRANDE BELLEZZA regia di Paolo Sorrentino

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Jimiwave     7½ / 10  03/03/2014 23:21:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' meraviglioso che un nostro prodotto abbia vinto l'oscar dopo 15 anni, ma accanto ai numerosissimi e accessibilissimi pregi, ci sono dei difetti che non riesco a ignorare, gli stessi che al termine della proiezione mi fecero pensare al mancato capolavoro.. per così poco! Meravigliosa fotografia, scenografie, inquadrature, lo stesso dicasi per la colonna sonora, atmosfere sognanti.. in particolare quella del flashback è di una purezza e di un romanticismo disarmante, ma chissà quali parole mi sarei aspettato fuoriuscire dalle labbra socchiuse di lei, nel suo rimandare quel bacio, col protagonista che tira la suspence fino all'inverosimile.. ma poi? nulla, tutto si risolve nel più banale dei modi. E che senso ha la parentesi finale della "santa" (i venti minuti più inutili del film), il continuo insistere nei primi piani sulla sua faccia sdentata, il continuo ironizzare sulla sua scelta di povertà, la sua demenza ingravescente? non voglio essere bacchettone ma oggettivamente l'intero episodio non ha alcun senso ai fini della storia.. lo si poteva eliminare tranquillamente e nessuno se ne sarebbe accorto. E la risposta lenta, inutile e scontata sul perchè mangia solo radici? E la "risposta" che gli da la giovane amante nel flashback di quella notte d'estate, posticipata per l'intero film? altrettanto scontata, semplicistica e deludente.. Insomma, sorrentino sembra voler dire tante cose per poi lasciarti con l'amaro in bocca, non dice nulla, non ti lascia nulla a parte l'estetica, la Bellezza Mozzafiato di scene, colori e inquadrature.. Da questo punto di vista la Bellezza, e la sua banalità protratta, monotematica, eletta a credo delle vite dei protagonisti, sembra anche l'impalcatura sulla quale si regge l'intero film. Ma anche quella a lungo andare stanca, come mangiare d'un fiato un barattolo di Nutella.. Sembrava chissà quali profonde verità volessero trasparire, ma proprio nei momenti cruciali, dove sembra finalmente uscire un senso, qualcosa di profondo potrebbe venir detto, il protagonista se ne esce con un "facciamo festa?" e via con l'inquadratura che si sposta sull'ennesimo festino.. praticamente una costante dell'intero film.. Carenza di idee del regista? scelta strategica? chissà, sta di fatto che se l'occhio vuole la sua parte, anche il cuore reclama, e da un film del genere, le cui scene evocano tante aspettative, rimane per forza qualche rimpianto. Per il resto, meraviglioso Servillo, probabilmente il più grande attore Italiano vivente, ed eccellente spalla Verdone.