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UNA NOTTE DA LEONI 3 regia di Todd Phillips

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Crazymo     7 / 10  01/06/2013 14:25:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La trilogia si era mantenuta su un discreto livello, dopo un geniale e già cult primo capitolo e una fotocopia farcita con nuove (ben fatte) gag ecco arrivare questo capito conclusivo che è una degna fine per una trilogia che con gli anni diverrà senz'altro tutta un cult che sarà un piacere rivedersi ogni tanto in DVD. Ne e' passato di tempo da quelle battute frizzanti e da quell'insieme di idee geniali del primo capitolo, ed il tutto è più prevedibile: "Ecco, una scenza in cui Galifianakis lancia una battutina con risata finale... solo per questa scena avrà guadagnato un milione di dollari. Ah ma guarda, non sto ridendo.", però entrando nel vivo del film il tutto diventa via via più interessante e spassoso: a differenza degli altri due capitoli il tutto è in chiave più action e le battute, questa volta veramente poco brillanti se non in un paio di casi o tormentoni ricorrenti nel film, sono tutte più diluite per favorire una trama più corposa e veramente interessante, soprattutto grazie alle bellissime ambientazioni e all'ottima regia, oltre che a un comparto di canzoni che spaziano dai Black Sabbath a pezzi disco con assoluta spontaneità. Oltre ai tre protagonisti e al giapponese strafatto (che si fa veramente odiare in questo film) abbiamo anche un villain: il colossale John Goodman, che in dieci minuti di scene sullo schermo fa il **** a tutti gli altri, un mito, Walter in versione padrino, e anche le citazioni ad altri film non mancano: si passa da Ritorno al futuro ("Hey tu porco levami le mani di dosso!") a Duel di Spielberg (L'inseguimento del camion, inquadrature identiche), da Quei bravi ragazzi (Scena bagagliaio) a Le ali della libertà (Il buco tramite il quale fugge Ciao). Galifianakis è il mattatore dei tre, anche in questo film decisamente spassoso anche se come ho detto manca un pò di affiatamento fra gli attori, anche se come contropeso abbiamo una struttura decisamente coinvolgente e più corposa; un altro punto a favore è la caratterizzazione del tutto, i nostri personaggi sono sì divertenti e ci stanno il più delle volte simpatici, ma Galifianakis viene ritratto come un povero sfigato, senza amici (Il suo migliore amico è un bambino con il quale va a un corso di nuoto) e con dei disturbi mentali, rendendo il tutto grottesco e divertente ma comunque ambiguo, e gli altri due protagonisti sono delle persone di mezza età il più delle volte cinici e con poco cuore in alcuni casi anche nei confronti del loro amico; potremmo quasi dire che in questo film non esiste un personaggio positivo, il tutto viene a galla e si fa più complesso e triste, ed infatti il finale ha un che di spensierato ma al tempo stesso malinconico, fantastici i flashback degli altri due film e la storia d'amore (Grottesca ma al tempo stesso molto dolce) fra Galifianakis e una commessa sovrappeso di un negozio di musica, che il nostro protagonista devasterà in una serie sempre più goffa di movimenti; tutti e tre i nostri protagonisti sono quindi sposati, e in tutti e i tre i casi ci siamo divertiti molto, alle volte anche riflettendo sul film, tutti hanno trovato la propria strada, non proprio trasparente, e ci hanno lasciati con grande dignità, un bel capitolo conclusivo, mi è piaciuto più del secondo .In alcuni punti manca di brio ed il tutto pare un pò scritto alla "Facciamo un bel lavoretto ma non sprechiamoci", ma è comunque un film godibile, però per fortuna che si sono fermati qui... vediamo se Hollywood ha ancora delle idee originali da proporre.