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INTO DARKNESS - STAR TREK regia di J.J. Abrams

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Dom Cobb     9 / 10  08/09/2015 20:21:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un'esplosione dolosa a un archivio di Londra spinge la flotta stellare a una serrata caccia al terrorista, un certo John Harrison; ma quando questi, nella sua guerra privata contro la Federazione, causa la morte di un particolare ufficiale, per il capitano Kirk la cosa diventa personale e, al comando dell'Enterprise, decide di andare a prenderlo da solo...
Molto spesso, il problema più grande dei sequel con, alle spalle, gli stessi creatori del capostipite, è che, dietro le ambizioni di fare più e meglio del predecessore, dietro la ferma intenzione di rendere il prodotto, nel gergo del marketing, bigger, faster, better, raramente sembra esserci una qualche strategia che possa materializzare tali ambizioni. In altre parole, regista e sceneggiatori sono fermamente intenzionati a fare un film che sia migliore del precedente, ma non hanno quasi mai un'idea precisa di come fare. Non per nulla, i sequel migliori degli originali sono una rarità, nel panorama di quel di Hollywood.
Per fortuna, tutto questo non vale per Into Darkness, che bene o male riconferma tutte le qualità che avevano reso il predecessore una delle più grandi sorprese nel suo genere da un po' di tempo a questa parte; con qualche modifica, naturalmente.
Lasciatosi alle spalle la storia delle origini dei personaggi, ora Abrams e i suoi sceneggiatori di fiducia, la coppia Kurtzman e Orci e il collega Damon Lindelof, sono liberi di affrontare la parte veramente succosa del loro sviluppo, liberi di portare il loro arco narrativo verso direzioni nuove, e non necessariamente più luminose. Ed ecco che, pur nella sua impostazione di eccitante avventura spaziale con tanto di botti ed esplosioni, l'atmosfera generale scansa la commedia, pur senza abbandonarla del tutto, a favore di una decisa virata verso un approccio più serio.


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Per il resto, all'attivo di una trama intricata e ben raccontata, e che offre un paio di riflessioni su fenomeni come la militarizzazione di forze intese a esplorazioni pacifiche, tutto rimane sugli stessi livelli del capostipite: il cast fa ancora il suo figurone nel ruolo dei singoli membri dell'Enterprise, e ciascuno di loro ha almeno un momento per farsi notare; si vedono pochi nuovi arrivi, ma nessuno di loro si lascia dimenticare facilmente, che sia dalla parte dei buoni o dei cattivi.
E proprio i cattivi rappresentano, forse, l'unico aspetto veramente migliore del film rispetto al precedente; o meglio, il cattivo. Certo, quel Peter Weller che il mondo ha conosciuto nei panni di Robocop è convincente quanto basta, ma a rubare la scena ci pensa un attore che, ormai ne sono certo, da qualche parte ha sviluppato una specie di cult following fra diversi gruppi di fan. Khan è un cattivo ben scritto, forse non valorizzato abbastanza perché relegato a troppe scene parlate e poche in cui mostra la sua intrinseca pericolosità, ma a bilanciare questo problema è proprio l'intensa interpretazione di Benedict Cumberbatch, il quale si mostra indubbiamente l'elemento di casting migliore sulla piazza. E c'è da dire che, quando il film glie ne dà l'occasione, il personaggio stesso rivela di essere una minaccia non solo fisica.


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Il reparto tecnico continua a offrire meraviglie visive, a dispetto di una fotografia meno colorata e più cupa, e il ritmo, pur dopo una prima parte che ci mette un po' a ingranare, si fa incredibilmente serrato man mano che la vicenda prosegue verso un climax che gioca in modo molto intelligente con la memoria dei fan e con ciò che alcuni dei vecchi film ed episodi hanno fatto.


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Insomma, con questo sequel, Abrams ha preso la formula del capostipite e ci gioca con consapevole leggerezza, disseminando la pellicola di citazioni e omaggi, con ampio dispiego di mezzi e numerose scene d'azione altamente spettacolari, ma senza mai perdere di vista i personaggi principali e i loro sviluppi. Magari, il modo in cui la vecchia serie di film ed episodi viene citata potrà irritare i più suscettibili, ma personalmente non ci ho trovato nulla da criticare. Se la saga continua così, aspetto con ansia il prossimo.