caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

L'UOMO D'ACCIAIO (2013) regia di Zack Snyder

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
elio91     3 / 10  21/06/2013 00:08:32 » Rispondi
Straordinaria impresa di Zack Sneyder che riesce a fare peggio di Superman Returns (che per inciso a me non era dispiaciuto tanto).
Se quest'ultimo era la pietra tombale sul mito del vecchio Superman cinematografico era giusto, anzi sacrosanto un reebot in piena regola.
Ricreare il mito con la produzione di Nolan (anche il soggetto è suo) e la sceneggiatura di Goyer era un'occasione ghiotta.
Ora, è probabile che Nolan se ne sia sbattuto altamente di tutto, ci ha messo il nome e abbia detto "vedetevela voi, con i supereroi io ho chiuso". Ci sta.
Che Goyer metta in piedi una sceneggiatura baracconata piena di frasi patetiche, superficialità e avvenimenti caotici che potrebbero riempire due film non è accettabile. Sullo sfondo c'è il tema di un Superman divinità, concetto affascinante ma mai sviluppato cosi come non lo è l'impatto che dovrebbe teoricamente avere sulla razza umana la sua scoperta. Non fa che frignare per come è solo, per come non debba reagire per non farsi scoprire e di come gli umani lo accettino alla fine ("niente maggiore, è solo che...è cosi sexy", giuro che a questa battuta ho cominciato a dire cose strane in sala ad alta voce).
Leggo che poi Snyder e un suo collaboratore prima dell'inizio delle riprese hanno avuto la brillante idea di rimaneggiare il tutto, giustamente.
Zack Sneyder si sa, è un regista miracolato. Da oggi in poi non ho più dubbi: non voglio sentire la parola "regista" associata al suo nome.
Due ore e venti di esplosioni a non finire, botti, sonoro alle stelle. E' talmente incapace come regista che l'unico modo che ha per mantenere concentrata l'attenzione dello spettatore tra un esplosione e l'altra è quella di far deflagrare botti improvvisi o spari di voce di tanto in tanto.
Questo povero mentecatto è riuscito a prendere Superman e sputare senza dignità su uno dei supereroi potenzialmente più interessanti del panorama fumettistico (e ormai cinematografico) mondiale.
Non c'è reebot che tenga: la delusione non viene dalla modernizzazione dell'uomo d'acciaio ma dal completo fallimento nel non esserci riusciti né in fase di sceneggiatura, né in quello di una regia che definire anonima e imbarazzante è dire poco.

Certo, si può dire che le aspettative erano alte. Si può dire che se sei un ammiratore, seppur sporadico, di Superman allora la delusione è dietro l'angolo; che se ami le storie più introspettive del supereroe, specie quelle di Alan Moore, ti aspetti un pò di psicologia o di sfaccettature. Che Superman è il Sogno, ciò che tutti inconsciamente o meno vorremmo essere. Meno oscuro di Batman, quasi onnipotente ma pieno di responsabilità a causa di ciò. Niente.
Il vuoto totale. La bidimensionalità dei personaggi è palese e fallimentare ma non è aiutato neanche da attori pessimi quali Cavill che pare avere solo due espressioni (a volte neanche una), o un Kevin Costner limitato a dire per le due o tre scene dove appare "figliolo, sei destinato a grandi cose". Amy Adams è bella e brava ma come tutto il resto del cast Lois Lane è solo un fantasma di cui intravediamo appena la superficie e funziona appena come damigella in pericolo.
L'unico che salvo in pieno assieme a Russel Crowe versione segnale stradale in una delle scene più folli del film è Michael Shannon: Zod sembra il più umano nonostante sia un aguzzino tiranno. Ma dura solo il tempo di una scena di due minuti, poi sono ancora esplosioni, distruzioni totali, esplosioni, rumori di apocalisse, distruzioni, esplosioni.
Tralasciamo poi il finale, l'avevo indovinato prima di sedermi in sala.

Salviamo cosa de "L'uomo d'acciaio"? Gli effetti speciali. Ma è mille volte meglio un videogame.
Che qualcuno interdica l'uso della cinepresa o di qualsiasi cosa assomigli anche solo lontanamente a una videocamera a Snyder.
L'anticinema. La morte del Cinema. La morte del Sogno.
Non sono mai stato cosi inferocito da voler riavere indietro i soldi del biglietto, oggi si. Evitatelo e siate coscienziosi. Altrimenti sapete a cosa andate incontro.
kubrickforever  21/06/2013 19:40:05 » Rispondi
Inizio a volerti bene e sappi che io non voglio bene neanche a mia madre.
elio91  21/06/2013 21:09:43 » Rispondi
Ti ringrazio ma togli quella mano dal cùlo.
kubrickforever  21/06/2013 21:40:25 » Rispondi
Non ti preoccupare, non sono Harpo.
elio91  21/06/2013 22:59:25 » Rispondi
Harpo adesso avrebbe parlato del pene di Harvey Keitel. Cosi. Senza ragione. Ma se ci fosse stato lui nel film di Snyder era da 10.
Strix  22/06/2013 02:46:27 » Rispondi
ma questo è un sito di recensioni cinematografiche o di incontri gay-nerd?
faluggi  22/06/2013 03:28:50 » Rispondi
tutte e due le cose diciamo
Manticora  23/06/2013 19:25:14 » Rispondi
Diciamo che ormai non si parla più di cinema, ma si incensa soltanto il Taranta-Tarallino, novello dio del dollaro che a fatto rimbecillire parecchia gente che non se ne era accorta, non è una questione minore, è che molti non ci arrivano, ma va bene così, il mondo è bello perchè vario, anche con le case di cura chiuse...
elio91  23/06/2013 20:29:06 » Rispondi
Certo, certo...
kubrickforever  22/06/2013 11:19:38 » Rispondi
E' partito come sito di incontri ma poi hanno tentato di camuffarlo da sito semi-intelligente...non riuscendoci ovviamente.
elio91  22/06/2013 15:16:32 » Rispondi
Chi vuole giocare ad incularella pasoliniana?
kubrickforever  23/06/2013 14:04:21 » Rispondi
è stato aperto un thread in passato con questo titolo e fu ovviamente un successone.
Lucignolo90  22/06/2013 18:13:21 » Rispondi
Stima, e aggiungo che 300 a me ha fatto schifo....pomposo, caricaturale quasi e compiaciuto....watchmen non l'ho visto....sucker punch robetta, il remake di zombi da 6 per me perchè lo spletter funziona...ma gli zombie-usain bolt non si possono vedere. In breve: si Zack Snyder è un cretino
elio91  22/06/2013 19:57:31 » Rispondi
Concordo ma mi tengo alla larga da Sucker Punch e qualunque altra cosa abbia prodotto e produrrà questo miracolato.