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STOKER regia di Chan-wook Park

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Lory_noir     7 / 10  21/06/2013 17:30:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Stoker di Chan-wook Park parla di India, ragazza che subisce la morte del padre, a cui era molto legata, il giorno del suo diciottesimo compleanno. Da quel giorno dovrà vivere con la madre, che sembra quasi disprezzare, e uno strano zio di cui prima non era neanche a conoscenza.
Sin dall'inizio del film si nota la cura dei dettagli tipica del regista, sia nelle immagini che nel sonoro, suoni e musica. Alcune inquadrature sono molto originali, per esempio quelle della scena in cui la ragazza è a tavola con la madre e lo zio e c'è un diverbio tra i commensali. Inoltre tutto viene girato dando molto l'idea dell'onirico, facendo venire il dubbio che alcune scene siano sogni o fantasie.
Il film è un thriller psicologico che mette in ballo in modo abbastanza originale tematiche come il complesso di Elettra, che evidentemente la protagonista non ha superato, visto che si evince questo rapporto morboso col padre, e di astio nei confronti della madre. Appena la ragazza conosce lo zio, così somigliante al padre, è allo stesso tempo colpita ma anche arrabbiata e inizia a nutrire ancora più astio e sentimenti di gelosia nei confronti della madre. Inoltre il regista mette in scena il rapporto inscindibile tra amore (eros) e morte (thanatos), come facce indivisibili della stessa medaglia, del piacere carnale e spirituale.
La prova degli attori mi sembra abbastanza valida anche se Mia Wasikovska e Matthew Goode in generale non mi fanno impazzire. Un plauso per la Kidman, di cui si può vedere un monologo molto bello nel film e che convince sempre, malgrado le sue scelte molto strane per quanto riguarda i suoi ruoli.
La pecca principale del film, secondo me, è che il regista mette al centro le sue tecniche artistiche a discapito della vicenda che a volte sembra ingolfarsi per lasciare al centro i virtuosismi registici.
In ogni caso un film originale, di cui ho apprezzato più di qualcosa.